Apple cambia rotta: Intel produrrà chip per iPhone e Mac

Accordo storico: Apple diversifica la supply chain affidando a Intel la produzione di chip per iPhone, iPad e Mac a partire dal 2027

Apple cambia rotta: Intel produrrà chip per iPhone e Mac

In una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri nel settore tecnologico, Apple sta seriamente valutando di affidare a Intel la produzione di alcuni dei suoi chip proprietari. Questa decisione strategica mira a diversificare la supply chain e ridurre la dipendenza da un singolo fornitore, attualmente rappresentato da TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company).

Secondo le indiscrezioni dell'analista Ming-Chi Kuo, corroborate dalle dichiarazioni di Jeff Pu, Intel potrebbe iniziare a produrre i chip della serie M per Mac e iPad a partire dal 2027. Ma le ambizioni di Apple sembrano andare oltre: dal 2028, Intel potrebbe essere coinvolta anche nella produzione dei chip “non-Pro” per gli iPhone, un cambiamento epocale per l'azienda di Cupertino.

Attualmente, Apple si affida quasi esclusivamente a TSMC per la fabbricazione dei chip che alimentano i suoi dispositivi di punta, dagli iPhone ai Mac. La potenziale partnership con Intel rappresenterebbe una svolta significativa, garantendo maggiore flessibilità produttiva e riducendo i rischi legati alla concentrazione della produzione in un'unica azienda. Se Apple manterrà il suo consueto ciclo di aggiornamenti, il primo chip della serie M prodotto da Intel potrebbe essere l'M7. Per quanto riguarda gli iPhone, si prevede che il chip base A19 sarà utilizzato esclusivamente nell'iPhone 17 e, presumibilmente, nel modello iPhone 17e. Tutti gli altri modelli di punta della linea iPhone riceveranno una versione avanzata del chip A19 Pro, la cui produzione, secondo le informazioni disponibili, rimarrà affidata a TSMC.

È importante sottolineare che Apple continuerà a progettare e sviluppare internamente tutti i suoi chip, inclusi quelli che in futuro saranno prodotti da Intel. L'accordo si limiterebbe quindi al trasferimento delle operazioni di produzione, senza intaccare il controllo di Apple sull'architettura e sul design dei suoi processori. Questa strategia consentirebbe ad Apple di sfruttare le capacità produttive di Intel, in particolare le sue avanzate tecnologie di fabbricazione, mantenendo al contempo il pieno controllo sull'innovazione e sulla differenziazione dei suoi prodotti. Intel, dal canto suo, vedrebbe rafforzata la sua posizione nel mercato della produzione di chip, un settore in cui la concorrenza è sempre più agguerrita.

Nonostante manchino ancora diversi anni al debutto dei primi iPhone con chip prodotti da Intel, gli analisti prevedono che nel 2028 i modelli base e più economici, come l'iPhone 17e, potrebbero essere i primi dispositivi Apple a montare processori realizzati dal produttore americano. Questa strategia permetterebbe ad Apple di testare la partnership con Intel su modelli meno centrali, prima di estenderla eventualmente ai dispositivi di fascia alta. L'accordo con Intel potrebbe anche avere implicazioni geopolitiche, rafforzando la presenza di Apple negli Stati Uniti e riducendo la sua esposizione ai rischi legati alla concentrazione della produzione a Taiwan. In un contesto globale sempre più incerto, la diversificazione della supply chain è diventata una priorità strategica per molte aziende, e Apple sembra intenzionata a muoversi in questa direzione.

La decisione di Apple di collaborare con Intel per la produzione di chip rappresenta un cambiamento significativo nel panorama tecnologico. Questa mossa strategica potrebbe avere un impatto duraturo sulla supply chain globale e sulla competizione nel settore dei semiconduttori. Resta da vedere come questa partnership si svilupperà nel corso dei prossimi anni e quali saranno le implicazioni a lungo termine per Apple, Intel e l'intero ecosistema tecnologico.

Questa partnership potrebbe anche spingere altre aziende tecnologiche a riconsiderare le proprie strategie di approvvigionamento e a diversificare i propri fornitori. La globalizzazione ha reso le catene di approvvigionamento più complesse e interdipendenti, ma anche più vulnerabili a interruzioni e instabilità. La mossa di Apple potrebbe quindi essere vista come un segnale di un cambiamento più ampio verso una maggiore resilienza e diversificazione nelle supply chain globali.

Pubblicato Sabato, 06 Dicembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Sabato, 06 Dicembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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