Prima di procedere
Lo scorso anno, le aspettative per l’iPhone 16 erano altissime. Gli analisti avevano previsto un super-ciclo di vendite alimentato dalle nuove funzioni di Apple Intelligence. Tuttavia, quei pronostici non si sono avverati: le vendite sono state appena accettabili, mentre il tanto atteso redesign si è rivelato poco più che una strategia di marketing. Le funzioni software promesse sono state attivate in ritardo e spesso non sono riuscite a fare la differenza, essendo disponibili anche su modelli precedenti. L'annunciato pulsante Camera Control, destinato a essere un punto di svolta, è passato quasi inosservato.
A un anno di distanza, l'aria è cambiata. L’iPhone 17 Pro e il 17 Pro Max stanno ricevendo paragoni con modelli iconici come iPhone 4, 5, 6, X e 12. Ciò è dovuto a un cambio di strategia: invece di enfatizzare funzionalità appariscenti, Apple ha ascoltato le richieste reali dei consumatori. Caratteristiche come un’autonomia maggiore, una struttura più robusta, opzioni fotografiche avanzate e una scelta di colori accurata ne segnano il rilancio. La tanto declamata Apple Intelligence è stata messa temporaneamente da parte, una scelta che secondo molti è stata vincente.
Secondo Mark Gurman di Bloomberg, questa strategia non nasce dalla volontà, ma dalla necessità. In questo campo, infatti, Apple si trova ancora indietro rispetto a concorrenti come Google e Samsung. A marzo, però, è previsto l'arrivo di un Siri rinnovato, accompagnato da un potenziamento delle capacità di ricerca web grazie all’AI. Al momento, Apple preferisce concentrarsi su un design elevato e funzionalità concrete. Questo approccio ha avuto riscontri positivi già dal primo weekend di vendita, con un alto afflusso di consumatori nei negozi di tutto il mondo.
La gamma iPhone 17 si divide tra il classico Pro e il Pro Max. Quest'ultimo si distingue per significative migliorie, come una batteria più duratura, uno zoom ottico 8x, prestazioni fotografiche avanzate e una notevole potenza di elaborazione. Tuttavia, alcuni punti deboli sono stati riscontrati: alcuni acquirenti hanno riportato una tendenza al graffiarsi, soprattutto nella versione blu. La decisione di abbandonare il titanio, introdotto con l’iPhone 15 Pro, ha permesso di risolvere molti problemi legati al surriscaldamento.
Nel frattempo, l’iPhone Air cattura l’attenzione per il suo design sottile e leggero ma soffre a causa della durata della batteria e del prezzo elevato. Nonostante queste critiche, è probabile che venderà più dei modelli Plus e mini. Apple continua dunque a dimostrare di avere ancora il controllo del mercato, riuscendo a mantenere l’iPhone al centro dell’esperienza digitale degli utenti.
Guardando al futuro, Apple è attesa ad affrontare sfide cruciali per il mantenimento del suo dominio. Entro il 2028, i dispositivi con AI integrata da parte di concorrenti come OpenAI, Google e Meta saranno una realtà consolidata. In risposta, Apple sta sviluppando nuovi prodotti come occhiali smart e robot da tavolo. Solo il tempo dirà se Apple saprà reinventarsi per restare al passo con questa rivoluzione tecnologica in corso.
