L'Unione Europea tira il freno sulle sanzioni a Apple e Meta

L' Unione Europea ha deciso di adottare una posizione più misurata nei confronti di due colossi della tecnologia, Apple e Meta , nell'ambito dell'attuazione del nuovo Digital Markets Act (DMA) . Quest'ultimo è un regolamento fondamentale che mira a garantire una maggiore competitività e a ridurre il potere monopolistico delle grandi aziende tecnologiche. Nonostante in passato entrambi i giganti abbiano ricevuto multe significative rispettivamente di 500 e 200 milioni di euro ad aprile, l'UE ha scelto di non procedere immediatamente con ulteriori sanzioni finanziarie allo scadere del prossimo termine cruciale del 26 giugno. Piuttosto, la Commissione europea ha optato per una strategia di dialogo, annunciando che qualsiasi azione futura sarà basata su un'attenta valutazione preliminare delle attuali pratiche delle aziende. Questo processo di revisione consentirà a Apple e Meta di presentare le loro eventuali argomentazioni a difesa delle loro politiche aziendali, in un quello che è stato definito "un continuo scambio" tra regolatori e industrie tecnologiche.

La sanzione inflitta a Apple si basava principalmente sulle politiche restrittive riguardanti l' App Store , che limitano la possibilità per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso soluzioni di acquisto alternative al di fuori della piattaforma. Questo approccio viene percepito dall'UE come contrario agli obiettivi del DMA, che propugna maggiore scelta per i consumatori e una concorrenza più equilibrata. Dall'altro lato, Meta è stata colpita per il suo modello 'paga o acconsenti', un sistema che spingeva gli utenti a scegliere tra l'accettazione della personalizzazione pubblicitaria e il pagamento di una quota mensile per evitarla. In risposta, Meta ha rivisto il suo sistema, utilizzando dati personali meno sensibili per le sue operazioni pubblicitarie. Tuttavia, la Commissione sta ancora conducendo valutazioni sulla conformità al quadro normativo esistente.

Le sanzioni di aprile hanno rappresentato i primi concreti passi di applicazione della normativa sotto il DMA, sebbene, rispetto ai casi antitrust precedenti, l'entità delle multe sia apparsa modesta. Sotto la guida rigorosa del precedente capo della concorrenza, Margrethe Vestager , le multe inflitte alle aziende tecnologiche di primo piano spesso si misuravano in miliardi di euro. Il motivo di questa differenza va ricercato nella durata limitata delle infrazioni, considerato che il DMA è entrato effettivamente in vigore solo quest'anno. L'attuale Commissione ha anche indicato una nuova priorità: incentivare la conformità piuttosto che punire.

Questi sviluppi si inseriscono in un contesto complesso di crescenti tensioni commerciali nel settore digitale tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti . Già all'inizio dell'anno, Washington aveva introdotto nuove tariffe sui beni provenienti dall'Europa. In risposta, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha ipotizzato possible ritorsioni, che potrebbero includere nuove tasse sui ricavi pubblicitari digitali. Le posizioni del Rappresentante al Commercio USA riflettono preoccupazioni su regolamenti come il DMA, percepiti come barriere sleali per le aziende statunitensi. Tuttavia, nonostante il clima di queste tensioni, sembra che almeno a breve termine, Apple e Meta possano tirare un sospiro di sollievo, grazie all'approccio più cauto dell'UE rispetto alle sanzioni immediate.