Prima di procedere
In Australia, si è verificato un episodio che mette in evidenza le fragilità del sistema di controllo degli accessi ai luoghi di intrattenimento, in particolare nelle aree riservate al gioco d'azzardo. Il Tribunale di Victoria ha sanzionato l'Australian Leisure and Hospitality Group (ALH) con una multa di 38.000 dollari australiani (circa 23.200 euro) dopo che è emerso che tre minorenni sono riusciti a entrare e interagire con le macchine da gioco in tre dei suoi locali. Questo episodio è stato documentato nel corso del 2024 e ha sollevato una notevole attenzione da parte delle autorità e dell'opinione pubblica.
La decisione del tribunale è seguita all'ammissione di responsabilità da parte della società, che ha riconosciuto il fallimento dei propri sistemi di sicurezza. Nonostante ciò, è stata evitata una condanna penale formale, a condizione che ALH abbia dimostrato un livello di trasparenza segnalando autonomamente gli episodi al Victorian Gambling and Casino Control Commission (VGCCC).
Le violazioni sono avvenute in tre distinti hotel: il Cramers Hotel a Preston, l'Excelsior Hotel a Thomastown e il Mountain View Hotel a Glen Waverley. In uno di questi episodi, un ragazzo di 17 anni è riuscito a entrare più volte nelle aree di gioco senza essere identificato. In un altro caso, un bambino accompagnato da adulti è stato visto interagire con una macchina da gioco, mentre il terzo caso ha coinvolto un 14enne che ha partecipato al gioco prima di essere individuato dallo staff.
Suzy Neilan, la neo-direttrice esecutiva della VGCCC, ha sottolineato l'importanza di azioni preventive significative. Ha elogiato l'assunzione di responsabilità da parte di ALH, ma ha insistito sul fatto che riconoscere il problema non è sufficiente. Secondo Neilan, è fondamentale che le società implementano misure di sicurezza più rigorose, come controlli documentali per chiunque sembri avere meno di 25 anni, insieme a una segnaletica chiara per delimitare le aree riservate esclusivamente agli adulti.
Il tribunale non si è limitato alla sola multa. ALH è stata anche condannata al pagamento delle spese legali della VGCCC per un importo di 40.000 dollari australiani (circa 24.400 euro). Questo a sottolineare la serietà con cui la giustizia australiana prende la protezione dei minori. È stato inoltre reso chiaro che l'assenza di un'ammissione di colpevolezza avrebbe portato a conseguenze ben più onerose, con sanzioni che avrebbero potuto raggiungere i 90.000 dollari australiani (circa 54.900 euro), potenzialmente accompagnate da una condanna penale formale.
Questa situazione richiama l'attenzione della società e delle autorità su un problema crescente nel campo del gioco d'azzardo. La tutela dei minori è un diritto fondamentale e le misure preventive non possono essere opzionali. In un contesto in cui il gioco d'azzardo è facilmente accessibile e ampiamente diffuso, è essenziale che le imprese che gestiscono tali attività siano tenute a standard di sicurezza più elevati, adottando strumenti tecnologici e gestionale per prevenire l'accesso da parte di individui non autorizzati.
Il caso di ALH è un esempio lampante di come la trasparenza e la responsabilità debbano andare di pari passo con azioni concrete e sistemiche. Le sanzioni economiche, pur significative, devono essere accompagnate da un impegno reale a livello di gestione e di policy, così da garantire un ambiente di gioco sicuro e conforme alle leggi in vigore. La lezione che ne deriva è chiara: solo con un controllo rigido e sistematico si potrà sperare di arginare questo fenomeno preoccupante.
