Prima di procedere
Il 19 ottobre 2023, il Brasile ha affrontato una delle sue più grandi sfide nel controllo del gioco d’azzardo online illegale, con il l’agenzia nazionale delle telecomunicazioni, Anatel, che ha annunciato di non avere più risorse disponibili per continuare a bloccare i siti di scommesse senza licenza. Da gennaio, l'agenzia ha chiuso con successo circa 15.000 piattaforme, grazie a finanziamenti pari a 8 milioni di reais, equivalenti a 1,5 milioni di dollari, forniti dall’UNESCO. Tuttavia, questi fondi si sono esauriti e senza un ulteriore sostegno, il monitoraggio dei siti non regolamentati è a rischio di interruzione.
La situazione è particolarmente complessa perché i fondi iniziali stanziati dall’UNESCO erano una soluzione temporanea. Anatel, pur avendo bloccato un numero significativo di siti, sta ora cercando modi per garantire che il sistema di blocco non collassi. La preoccupazione dell'agenzia è che, senza interventi immediati, i siti di gioco d'azzardo illegali potrebbero rapidamente riemergere, attirando un gran numero di utenti e sfuggendo ai controlli normativi.
Nella speranza di un ulteriore intervento, l’Associazione delle scommesse e del fantasy sport (ABFS) si è rivolta al governo, con una richiesta ufficiale per il rafforzamento dell'agenzia attraverso l’assunzione di personale tecnico qualificato. Questa richiesta di supporto deve, tuttavia, passare attraverso un iter burocratico che prevede un decreto presidenziale e l’approvazione del Ministero della Gestione. Ciò rappresenta un potenziale ritardo, poiché il protocollo burocratico potrebbe richiedere settimane, se non mesi, per essere completato.
Il problema dei siti di scommesse online illegali è un fenomeno in costante crescita in Brasile, complice il grande seguito delle scommesse sportive nel paese. L'incremento dell'uso di internet e il facile accesso a piattaforme offshore hanno reso le restrizioni più difficili da applicare. Mentre Anatel continua a combattere un'ondata apparentemente inarrestabile di nuove piattaforme, le autorità governative sono al centro di un dibattito più ampio su come strutturare in modo concreto e a lungo termine il sistema di regolamentazione.
Una delle possibili vie d'uscita potrebbe consistere nell’implementazione di nuove leggi che non solo vietino le operazioni non autorizzate, ma che, allo stesso tempo, forniscano incentivi per la creazione di piattaforme regolamentate trasparenti e sicure, alleggerendo quindi il fardello su Anatel. Inoltre, negli ultimi mesi, si è discusso di collaborazioni internazionali, che potrebbero includere la condivisione di intelligence con altri paesi colpiti da problemi simili.
L'obiettivo principale rimane la protezione dei consumatori, specialmente dei più giovani, che possono cadere vittime di comportamenti compulsivi alimentati dalla disponibilità di siti web non regolati e non conformi agli standard di sicurezza e legalità. Una gestione efficace e sostenibile del fenomeno richiede che il governo acceleri i tempi per rendere disponibili le risorse necessarie e, in collaborazione con attori internazionali e locali, definisca strategie operative che vadano oltre la soluzione temporanea fornita dai fondi UNESCO.
