Prima di procedere
La Juventus torna da Como con una sconfitta che pesa come un macigno e una serie di interrogativi sul futuro. Il ko contro la squadra di Fabregas ha messo a nudo le difficoltà di una squadra che, pur tra alti e bassi, era riuscita a rimanere a galla. Al Sinigaglia, i bianconeri hanno mostrato un buon possesso palla e creato occasioni, ma sono apparsi inconsistenti in area di rigore e vulnerabili in difesa.
La situazione è preoccupante perché i problemi sembrano acuirsi col passare del tempo. La Juve di Tudor aveva iniziato la stagione con un buon ritmo realizzativo, ma con evidenti lacune difensive. Ora, le lacune difensive persistono, aggravate dall'assenza di Bremer e dal passaggio a una linea a quattro, mentre l'attacco è completamente bloccato. L'ultimo gol di un attaccante è stato quello di Dusan Vlahovic nel pirotecnico 4-4 contro il Borussia Dortmund a metà settembre. Da allora, solo Conceiçao ha segnato, nelle partite contro Verona e Vila-real. La partita contro i tedeschi è stata anche l'ultima in cui Yildiz ha brillato, limitandosi a un gol e un assist. Anche lui, quindi, non fornisce un contributo significativo da oltre un mese e al Sinigaglia ha perso il confronto con Nico Paz.
David sembra spaesato, Openda non è stato impiegato e nemmeno la soluzione del 4-4-2 con David e Vlahovic in campo contemporaneamente ha dato risultati positivi, sebbene sia stata una scelta dettata dalla disperazione. La squadra non solo ha poche alternative in panchina, ma è ancora alla ricerca di una precisa identità di gioco. L'attaccante titolare ha segnato un solo gol alla prima giornata e poi è sparito dai radar, mentre gli esterni difensivi (in particolare Cambiaso) non forniscono un apporto adeguato. Il risultato è una squadra in balia dei propri limiti e con poche certezze per uscire da questa situazione.
Il calendario non offre tregua: mercoledì c'è la trasferta a Madrid contro il Real, dopo due pareggi nelle prime due giornate della fase a gironi di Champions League. Una sconfitta complicherebbe notevolmente la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Successivamente, la Juve affronterà la Lazio all'Olimpico, guidata dall'ex allenatore Sarri. Tudor, che al momento sta ottenendo risultati inferiori al suo predecessore Thiago Motta, inizia a sentire la pressione.
La Juventus si trova in un momento delicato della stagione. Le difficoltà in campo sono evidenti e il calendario non aiuta. Tudor dovrà trovare rapidamente le soluzioni per risollevare la squadra e evitare che la crisi si aggravi. Il tecnico croato dovrà lavorare sulla fase difensiva, che appare fragile e vulnerabile, e dovrà cercare di sbloccare l'attacco, che è diventato sterile e improduttivo. Sarà fondamentale recuperare giocatori come Vlahovic e Yildiz, che nelle prime partite della stagione avevano dimostrato di poter fare la differenza. Inoltre, Tudor dovrà cercare di dare un'identità precisa alla squadra, trovando un modulo di gioco che valorizzi le caratteristiche dei singoli giocatori e che sia efficace sia in fase offensiva che in fase difensiva.
Le prossime partite contro il Real Madrid e la Lazio saranno fondamentali per il futuro della Juventus e per la posizione di Tudor. Una sconfitta contro i blancos potrebbe compromettere la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, mentre un risultato negativo contro la Lazio potrebbe allontanare la squadra dalla zona Champions in campionato. Tudor è consapevole della pressione e sa che dovrà dare il massimo per risollevare la squadra e raggiungere gli obiettivi stagionali.
