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Il Como di Cesc Fabregas si conferma una realtà solida del campionato, capace di imprese importanti come la recente vittoria contro la Juventus. Un successo che ha scatenato l'entusiasmo del tecnico spagnolo, visibilmente orgoglioso della prestazione dei suoi ragazzi.
"Oggi sono molto orgoglioso, ne abbiamo parlato prima in campo", ha dichiarato Fabregas ai microfoni di Dazn subito dopo la partita. "Questo vuol dire essere vincenti, lottare sempre l'uno per l'altro con grande mentalità. È stato bellissimo vincere davanti ai nostri tifosi, oggi abbiamo dimostrato che quando siamo tutti uniti siamo forti". Parole che sottolineano l'importanza del gruppo e della mentalità vincente che Fabregas sta cercando di infondere alla squadra.
Il tecnico ha poi speso parole di elogio per Morata, autore di una prestazione generosa e fondamentale per gli equilibri della squadra. "Morata ha fatto la partita perfetta per quello che volevo da lui, l'attaccante è giudicato per fare gol ma non per me. Il gol serve per la sua fiducia personale, ma non per quello che deve dare alla squadra", ha spiegato Fabregas, evidenziando come il contributo di Morata vada ben oltre la semplice realizzazione personale.
Fabregas ha poi sottolineato la difficoltà della partita, contro un avversario di valore che, pochi giorni dopo, sarà impegnato in un match prestigioso al Bernabeu contro il Real Madrid. "Ma oggi la squadra ha giocato una grande partita tatticamente, contro una squadra che martedì va a giocare al Bernabeu contro il Real Madrid cosa che per noi è ancora lontano solo da pensare", ha affermato il tecnico.
In tribuna era presente anche Arsene Wenger, mentore di Fabregas ai tempi dell'Arsenal. Un incontro che ha emozionato particolarmente il tecnico del Como. "Sono stato un'ora con lui ed Henry prima della partita, devo solo ringraziarlo perchè a 16 anni ha creduto in me come io sto credendo in Nico Paz. Lo stiamo portando ad un altro livello, è un ragazzo umile e sono sicuro del suo futuro. Lui può arrivare dove vuole se continua con questa fame, perchè talento e fisicità ce l'ha".
Ma il momento più piccante della giornata è arrivato in conferenza stampa, quando Fabregas ha risposto per le rime a Tudor, che in precedenza lo aveva definito semplicemente "l’allenatore del Como". "Io a differenza sua, che mi ha chiamato solo ‘l’allenatore del Como’, lo chiamo con rispetto mister Tudor. Ha detto che io prendo tutti i giocatori, magari non gli hanno spiegato bene come funziona qui". Una frecciata che non è passata inosservata e che ha aggiunto ulteriore pepe a una giornata già ricca di emozioni.
La vittoria contro la Juventus rappresenta un importante passo avanti per il Como, che ora può guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La guida di Fabregas, unita alla qualità dei giocatori e al sostegno del pubblico, fanno sognare i tifosi lariani, che sperano di poter vivere una stagione ricca di soddisfazioni. Il progetto del Como, ambizioso e ben strutturato, sembra avere tutte le carte in regola per raggiungere traguardi importanti nel panorama calcistico italiano. Resta da vedere se Fabregas riuscirà a mantenere le promesse e a portare il Como ai vertici del calcio nazionale, magari sfidando un giorno squadre come il Real Madrid, come lui stesso ha auspicato.
