Il ritorno dell'Inter: a Monaco la magia si ripete?

Il ritorno dell'Inter: a Monaco la magia si ripete?

Simone Inzaghi alla guida dei nerazzurri contro il PSG in una finale mozzafiato

Sono trascorsi quindici anni, ma il fascino di una finale di Champions League capace di intrecciare storie e destini resta immutato. Era il 2010 quando l’ Inter , trainata dal carismatico José Mourinho , sollevò al cielo l’ambita coppa. Tra le luci sfavillanti di Madrid , i nerazzurri infrangevano un’attesa durata quarantacinque anni. Nel 2025, il suggestivo spettacolo si ripresenta a Monaco , sotto la guida dell’allenatore piacentino Simone Inzaghi .

Osservando indietro nel tempo, l'addio di 'The Special One' Mourinho si materializzò come un segreto di Pulcinella. Destinato a unirsi alla corte del Real Madrid di Florentino Perez , il tecnico portoghese preferì congedarsi dai suoi tifosi con un misto di emozioni e lacrime, anziché godere di un bagno di folla a San Siro . Mancava però l’incertezza che oggi avvolge il futuro di Inzaghi, corteggiato da un’offerta irresistibile: 50 milioni per un biennale da parte dell’ Al Hilal .

Nonostante l’allettante proposta, Inzaghi ha scelto di temporeggiare, rinviando ogni decisione dopo un confronto con la dirigenza dell’ Inter , previsto la prossima settimana. A prescindere dall'esito della finale, il suo legame con i giocatori rimane granitico. Questo rapporto profondo ha giocato un ruolo cruciale nel cammino della squadra, riflettendo l’indelebile influenza che Mourinho esercitò durante il suo trionfale ciclo.

Due figure tanto diverse, Mourinho e Inzaghi, sono collegate da un tratto comune: l’abilità di entrare nei cuori dei calciatori e di guidarli verso l'ambizioso sogno del trofeo. Ciononostante, c'è una differenza sostanziale. Mentre Mourinho non ha mai nascosto il suo ingombrante ego mediatico, Inzaghi, per sua natura, sceglie profili più introversi.

Ed è proprio Mourinho a confidare, scherzando in un’intervista a 'SpySports': "Lo ammetto, avevo paura che potessero vincere tutto". Riferendosi allo storico Triplete del 2010, ha aggiunto: "Ora che hanno perso due trofei, spero che ci riescano in Champions ". Parole che riflettono un sano spirito competitivo, simbolo di quegli epici scontri che rendono il calcio una passione senza eguali.

Sulla panchina del Paris Saint-Germain , il creativo Luis Enrique ha tessuto una trama tattica affascinante, rendendo la squadra parigina una temibile avversaria, nonostante un’assenza del loro giocatore di punta. La finale a Monaco prepara a uno scontro tra giganti, con gli spettatori in attesa di una notte di calcio che si preannuncia indelebile.

Che il destino riservi un altro giugno di trionfi per l’Inter o consacri l’opera di Enrique, la storia del calcio continua a basarsi su queste epiche sfide, scritte nel cuore di chi ama il pallone.

Pubblicato Giovedì, 29 Maggio 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 29 Maggio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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