Il Venezia Calcio è in una fase di transizione, determinato a intraprendere un nuovo capitolo dopo la deludente retrocessione. La separazione tra il club lagunare ed Eusebio Di Francesco è ormai definita, frutto di un'interazione dai toni pacati ma caratterizzata da una totale mancanza di concretezza da parte dell'allenatore, il cui silenzio prolungato ha spinto il Venezia a prendere altre direzioni.
Senza voler perdere ulteriore tempo prezioso, la società ha avviato dapprima un'attenta valutazione interna per poi sondare nuove prospettive all'esterno. Al centro di queste considerazioni emerge il profilo di Giovanni Stroppa, riconosciuto per aver guidato la Cremonese alla promozione in Serie A. Tuttavia, la sua posizione con la squadra grigiorossa appare in fase di definizione, poiché il contratto di Stroppa è sulla strada della scadenza e il legame con la dirigenza sembra allentato. Questo scenario lo rende un candidato ideale per il Venezia, che lo vede non solo come un esperto stratega capace di promuovere un'immediata risalita, ma anche come una figura affidabile che vanta un passato di collaborazione con il direttore sportivo, Filippo Antonelli.
Nel panorama di possibilità, vengono considerati in misura minore anche altri nomi, come Fabio Pecchia e Luca D'Angelo. Tuttavia, questi rimangono profili meno predominanti rispetto a Stroppa, la cui esperienza pregressa e lo storico professionale potrebbero garantire continuità e successo nel progetto ambizioso del club.
La scelta del nuovo allenatore non è ancora stata presa ma, come dichiarato dalla società, si intende procedere celermente per dotare il Venezia di una guida motivata, capace di imprimere sin da subito un segno distintivo che possa portare al raggiungimento degli obiettivi prefissati. La ricerca di un tecnico in grado di operare una pronta ripartenza è la priorità assoluta per la dirigenza lagunare, che mira a porre solide basi per un futuro nuovamente in ascesa e spera di stipulare un accordo che reinsegni il valore della crescita e della competizione a una squadra assetata di riscatto. Il desiderio di un nuovo corso si unisce alla lungimiranza del club, che con perseveranza e consapevolezza delle sue tradizioni, si proietta verso un orizzonte calcistico migliore, nella speranza di stabilirsi in pianta stabile tra le grandi del calcio italiano.