Le politiche di riduzione del personale di Microsoft continuano, con nuovi licenziamenti annunciati nonostante un precedente taglio di 7000 dipendenti avvenuto a maggio. Secondo quanto riportato da Bloomberg, ulteriori 300 dipendenti hanno recentemente ricevuto notifiche di licenziamento. Questa decisione fa parte di una più ampia strategia di reindirizzo delle risorse verso lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (IA), settore nel quale la società intende investire miliardi di dollari per garantirsi una posizione di vertice sul mercato in rapido cambiamento.
L'annuncio è stato ufficializzato attraverso un comunicato in cui Microsoft ha spiegato che le recenti ristrutturazioni aziendali si stanno rivelando necessarie per migliorare il posizionamento competitivo della compagnia. La decisione di risultare più snelli e agili deriva dalla crescente importanza dell'IA, già giudicata d'impatto da molte aziende leader del settore tecnologico. Microsoft, pertanto, non si è limitata ai precedenti tagli ma prosegue nel suo piano di riduzione per ottimizzare l'organizzazione e migliorare la propria efficienza.
La caratteristica del mercato tecnologico, con il boom dell'IA, sta orientando non solo Microsoft ma anche altre aziende, come Salesforce e Meta Platforms, ad adattarsi ad un modello operativo meno dipendente dalla forza lavoro tradizionale. Salesforce, infatti, ha esplicitamente riconosciuto come l'IA consenta di ridurre le assunzioni, mentre Meta Platforms ha affermato che l'intelligenza artificiale sta accelerando il processo di scrittura del codice software. Questi sviluppi condivisi riflettono una tendenza a investire pesantemente nell'automazione intelligente.
Le informazioni raccolte indicano che Microsoft ha già avviato le procedure necessarie per notificare le autorità statunitensi competenti nello stato di Washington riguardo a questi ulteriori licenziamenti. Al momento, non sono stati forniti dettagli su quali profili professionali saranno maggiormente colpiti. Tuttavia, le precedenti ondate di licenziamenti hanno riguardato principalmente gli ingegneri del software, un reparto cruciale per lo sviluppo tecnico della compagnia di Redmond.
Nel giugno dell'anno scorso, Microsoft contava circa 228.000 dipendenti, di cui il 55% negli Stati Uniti. Queste dinamiche riflettono la volontà dell'azienda di ridimensionare le proprie operazioni per convogliare risorse nell'innovazione e mantenersi competitiva in un ambiente sempre più dominato dall'avvento e dall'espansione delle capacità dell'AI.