Prima di procedere
OpenAI ha temporaneamente disattivato la funzionalità di suggerimento app all'interno di ChatGPT, a seguito di un'ondata di feedback negativi da parte degli utenti, inclusi gli abbonati al piano Plus. La controversia è nata quando gli utenti hanno iniziato a ricevere consigli per l'installazione di applicazioni, spesso decontestualizzati rispetto alla conversazione in corso, generando sospetti sulla natura di questi suggerimenti.
Inizialmente, OpenAI aveva minimizzato la questione, descrivendo i suggerimenti come semplici raccomandazioni prive di accordi commerciali. Tuttavia, la persistenza delle segnalazioni, come quella dell'utente Benjamin De Kraker che, dopo aver chiesto informazioni su Windows BitLocker, si è visto consigliare acquisti da Target, ha spinto l'azienda a una riflessione più approfondita.
Nick Turley, intervenuto sulla piattaforma X (ex Twitter), ha tentato di placare gli animi, assicurando che non erano in corso test live per annunci pubblicitari e che qualsiasi screenshot circolante non rappresentava una reale iniziativa pubblicitaria. Ha inoltre sottolineato l'importanza della fiducia che gli utenti ripongono in ChatGPT, garantendo che ogni eventuale decisione futura in ambito pubblicitario sarebbe stata presa con la massima attenzione per preservare tale fiducia.
Parallelamente, Mark Chen ha riconosciuto le criticità della situazione, ammettendo che i suggerimenti avevano creato confusione e che l'azienda non era stata all'altezza delle aspettative. Di conseguenza, OpenAI ha deciso di disattivare temporaneamente la funzionalità, impegnandosi a migliorare la precisione del modello e a valutare l'implementazione di controlli più efficaci, consentendo agli utenti di ridurre l'intensità o disabilitare completamente i suggerimenti.
La decisione di OpenAI segna una battuta d'arresto per una funzionalità che, nelle intenzioni dell'azienda, avrebbe dovuto arricchire l'esperienza utente, ma che si è rivelata controversa e potenzialmente lesiva della fiducia degli utenti. Resta da vedere se e come i suggerimenti verranno reintrodotti in futuro, e quali misure verranno adottate per garantire che siano pertinenti, non invasivi e privi di ambiguità.
Parallelamente a questa vicenda, circolano indiscrezioni sull'imminente rilascio del modello GPT-5.2, previsto per il 9 dicembre. Questo aggiornamento rappresenterebbe una risposta diretta a Google, che avrebbe dichiarato un "codice rosso" per recuperare terreno dopo il successo di Gemini 3. La competizione nel campo dell'intelligenza artificiale si fa sempre più intensa, e le aziende sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per migliorare le prestazioni e l'affidabilità dei propri modelli.
L'evoluzione di ChatGPT e degli altri modelli linguistici di grandi dimensioni è un processo continuo, caratterizzato da sperimentazioni, feedback degli utenti e adattamenti. La sospensione dei suggerimenti in-app è un esempio di come le aziende debbano essere pronte a riconsiderare le proprie strategie in base alle reazioni del pubblico, e di come la trasparenza e la comunicazione siano fondamentali per mantenere la fiducia degli utenti.
