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Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente dichiarato che le entrate annuali dell'azienda superano significativamente i 13 miliardi di dollari. Durante un'intervista congiunta con il CEO di Microsoft, Satya Nadella, per il podcast Bg2, dedicato alla partnership tra le due aziende, Altman ha risposto con una certa irritazione a una domanda su come l'azienda intende compensare le sue enormi spese.
Brad Gerstner, conduttore del podcast, ha fatto notare che, sebbene un fatturato di circa 13 miliardi di dollari sia impressionante, impallidisce di fronte al trilione di dollari che OpenAI prevede di spendere per sviluppare l'infrastruttura di calcolo nel prossimo decennio.
"Innanzitutto, le nostre entrate sono significativamente superiori a tale cifra. In secondo luogo, Brad, se vuoi vendere le tue azioni, ti troverò un acquirente. Ci sono molte persone interessate ad acquistare azioni di OpenAI", ha risposto Altman. "Me compreso", ha aggiunto Gerstner.
Altman ha poi aggiunto che ci sono critici che esprimono preoccupazioni infondate sulla capacità di calcolo dell'azienda, ma sarebbero felici di acquistare le sue azioni. Ha anche accennato alla possibilità di quotare OpenAI in borsa: "Una delle rare volte in cui sembra allettante è quando la gente scrive post assurdi sul fatto che OpenAI stia per fallire. Vorrei dire loro di aprire una posizione corta sulle nostre azioni e sarei felice di vederli bruciare.".
Ha anche riconosciuto che ci sono scenari in cui l'azienda potrebbe "rovinare tutto", ad esempio, se OpenAI non fosse in grado di accedere a risorse di calcolo sufficienti. Tuttavia, ha aggiunto che "le entrate stanno crescendo molto rapidamente".
"Stiamo scommettendo sul futuro, presupponendo che la crescita continuerà: non solo ChatGPT si evolverà, ma riusciremo anche a diventare uno dei principali servizi cloud per l'intelligenza artificiale, il nostro business di dispositivi consumer diventerà significativo e l'IA capace di automatizzare la scienza creerà un enorme valore", ha aggiunto Altman.
Nadella ha anche sottolineato che OpenAI ha "superato" tutti i piani aziendali forniti a Microsoft in qualità di investitore. Successivamente, Gerstner è tornato sull'argomento delle entrate di OpenAI, suggerendo che l'azienda potrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari di entrate entro il 2028-2029. "E che dire del 2027?" ha ribattuto Altman.
Allo stesso tempo, ha smentito le voci secondo cui OpenAI effettuerà un'IPO il prossimo anno. "No, no, no, non abbiamo nulla di concreto. Sono realista e presumo che prima o poi accadrà, ma non capisco perché la gente faccia tali supposizioni. Non abbiamo una data precisa, nessuna decisione del consiglio di amministrazione di farlo o qualcosa del genere. Presumo solo che alla fine andrà così", ha affermato Altman.
Le dichiarazioni di Sam Altman arrivano in un momento cruciale per OpenAI, mentre l'azienda continua a investire massicciamente in ricerca e sviluppo per mantenere la sua posizione di leadership nel settore dell'intelligenza artificiale. L'espansione dei servizi cloud per l'IA e l'ingresso nel mercato dei dispositivi consumer rappresentano aree di crescita strategiche per il futuro. Resta da vedere se OpenAI sarà in grado di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di fatturato prospettati da Altman, ma le premesse sembrano essere incoraggianti, soprattutto alla luce della solida partnership con Microsoft.
