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Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Marsiglia, si è raccontato in un'intervista rilasciata nel podcast "Supernova" di Alessandro Cattelan, suscitando notevole interesse con le sue osservazioni puntuali e critiche verso i media italiani e il mondo del calcio europeo. Nonostante abbia parlato ampiamente delle sue esperienze e passioni personali, De Zerbi ha colto l'occasione per affrontare temi delicati legati al calcio e al suo percorso professionale.
Tra le tante dichiarazioni emerse durante il dialogo, il tecnico del Marsiglia ha espresso il suo disappunto verso l'assenza di attenzione da parte della stampa italiana nei confronti della Ligue 1, un campionato che, a suo dire, meriterebbe maggiore considerazione e rispetto. "In Italia non si è parlato minimamente del secondo posto del mio Marsiglia. Si snobba la Ligue 1 senza renderla giustizia come uno dei campionati più competiti", ha affermato con fermezza De Zerbi, evidenziando come anche squadre come il Lilla e il Brest abbiano dimostrato il loro valore in competizioni europee nonostante le difficoltà attuali.
De Zerbi ha inoltre smentito le speculazioni di un suo possibile incarico con l'Inter, sottolineando di non aver mai avuto un contatto diretto con i nerazzurri. "Non ho mai parlato con l'Inter", ha detto chiaramente, ribadendo la sua dedizione e rispetto per il suo attuale ruolo con il Marsiglia, società di cui ha persino incontrato il proprietario a Miami per pianificare il futuro. "Quando prendo un impegno, lo rispetto fino alla fine", ha dichiarato, lasciando però aperta la porta ai cambiamenti futuri in caso di mancanza di rispetto reciproco.
Tuttavia, De Zerbi non ha risparmiato critiche nemmeno sul fronte internazionale, in particolare sulla finale di Champions League in cui l'Inter ha subito una pesante sconfitta per 5-0 contro il Paris Saint-Germain. Pur lodando l'allenatore dei nerazzurri, Simone Inzaghi, De Zerbi ha evidenziato una mancanza di preparazione e presunzione da parte degli italiani nell'affrontare il PSG. Ha spiegato che la squadra francese, con giocatori come Vitinha e Dembélé, adotta strategie innovative e ha talenti pari ai migliori al mondo, enfatizzando come il calcio debba essere compreso nella sua interezza per evitare sorprese in campo.
Concludendo, De Zerbi ha lasciato un messaggio chiaro: il calcio non è solo una questione di risultati, ma di cultura, conoscenza e rispetto per qualsiasi campionato, sottolineando come il percorso sportivo debba sempre essere affrontato con apertura mentale e umiltà. "Il calcio è difficile dappertutto. Basta vedere quello che è successo con la Norvegia", ha detto, evidenziando quanto sia cruciale riconoscere e apprezzare la complessità del gioco e delle diverse realtà calcistiche in tutto il mondo.
