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L'odissea di Ivan Klasnic non si ferma ai traguardi calcistici raggiunti con il Werder Brema e la Nazionale croata. Le vere sfide per l'ex attaccante croato sono iniziate al di fuori del campo, dopo una diagnosi medica che ha segnato profondamente la sua vita. Nel novembre 2006, al culmine della sua carriera sportiva, Klasnic ha scoperto di soffrire di una grave insufficienza renale. Questo problema di salute lo ha costretto a sottoporsi a un primo trapianto di rene, che purtroppo non ha avuto successo. Tuttavia, non si è arreso e si è sottoposto a un secondo intervento chirurgico con un rene donato dal padre, riuscendo così a tornare in campo e partecipare a Euro 2008, dove ha segnato due gol per la Croazia.
Ma dietro queste vittorie agonistiche si nasconde una storia di negligenza medica. Infatti, Klasnic ha successivamente intrapreso un'azione legale contro i medici del Werder Brema, accusandoli di avere ignorato i segnali della sua malattia già dal 2003. Nonostante gli alterati valori renali fossero evidenti, i medici continuarono a prescrivergli farmaci, contribuendo all'aggravarsi della sua condizione. Una situazione che portò Klasnic a intentare una causa legale, che vinse, ottenendo un risarcimento di 4,5 milioni di euro.
In un recente documentario trasmesso in Germania, Klasnic ha riflettuto su quanto denaro e fama impallidiscano di fronte alla salute e al tempo. "Non so quanto tempo mi resta da vivere... sono grato di essere ancora vivo", ha affermato con schiettezza. Questa dichiarazione riflette la gravità della sua malattia e l'incertezza con cui affronta il futuro. Nonostante la battaglia legale abbia portato a un compenso economico significativo, il vero desiderio di Klasnic sarebbe stato quello di preservare la salute che gli è stata compromessa. Ha sottolineato come nel mondo del calcio l'uso di antidolorifici sia quasi inevitabile per gli atleti professionisti, ma con la consapevolezza dei suoi problemi renali, non avrebbe mai fatto certi errori.
La storia di Ivan Klasnic non è solo un richiamo alla giustizia medica, ma solleva anche una domanda cruciale su quanto il mondo del calcio professionistico spesso ignori la salute degli atleti per il bene della performance. Questo tragico racconto personale continua a risuonare come un avvertimento per l'intera comunità sportiva, sottolineando l'importanza di una cura medica attenta e responsabile. Klasnic, con il suo coraggio e la sua determinazione, rappresenta non solo un'icona sportiva, ma anche un simbolo di resilienza umana di fronte alle avversità.
