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Il futuro del progetto di Samsung Electronics per la produzione di chip in Texas, precisamente a Taylor, è diventato più definito dopo la stipula di un contratto con Tesla. Fonti ottimistiche suggeriscono che Samsung potrebbe essere pronta a iniziare la produzione di chip a 2nm in Texas entro la fine del 2026.
Questa notizia, riportata da TrendForce e ripresa dal Commercial Times di Taiwan, anticipa le stime precedenti che prevedevano l'adozione di tecnologie così avanzate non prima del 2027, quando il nuovo impianto sarebbe stato completato e dotato delle attrezzature necessarie. Entro tale data, Samsung dovrebbe già fornire a Tesla i chip AI5, realizzati con tecnologie meno sofisticate. I chip AI6, basati sulla tecnologia a 2nm, sarebbero destinati a Tesla, ma la data di inizio produzione rimane incerta.
In confronto, TSMC prevede di iniziare l'installazione delle attrezzature per la produzione di chip a 3nm in Arizona nell'estate del prossimo anno. Tuttavia, la società taiwanese affronta complicazioni dovute alle restrizioni sull'esportazione di tecnologie litografiche avanzate al di fuori dell'isola. Le normative locali limitano la produzione all'estero a tecnologie che sono indietro di due generazioni rispetto a quelle più avanzate. Nonostante ciò, TSMC potrebbe accelerare la costruzione del suo secondo impianto in Arizona, anticipandone l'entrata in funzione al 2027 invece del 2028 previsto inizialmente.
A differenza di Taiwan, la Corea del Sud sembra non avere tali restrizioni sull'esportazione di tecnologie, il che potrebbe dare a Samsung un vantaggio nel superare TSMC nell'implementazione del processo a 2nm negli Stati Uniti. L'acquisizione della startup Groq da parte di Nvidia potrebbe favorire una maggiore collaborazione tra quest'ultima e Samsung Electronics nel settore della produzione a contratto. In passato, Samsung ha prodotto per Nvidia i chip grafici Ampere (GeForce RTX 30) utilizzando la tecnologia a 8nm, ma Nvidia si è ritenuta più soddisfatta della collaborazione con TSMC, concentrandosi su quest'ultima. Attualmente, Samsung produce chip a 4nm per Groq, il che potrebbe permettere al produttore sudcoreano di emergere dall'ombra di TSMC, ottenendo nuovi ordini da Nvidia in seguito all'accordo con la startup.
Si vocifera anche che Samsung stia pianificando di produrre chip a 8nm per Intel. Per quanto riguarda i piani di espansione e modernizzazione degli impianti esteri di TSMC, si dice che in Giappone l'azienda intenda adottare la produzione di chip a 2nm, abbandonando i piani iniziali di produrre chip a 6nm e 4nm. La competizione nel settore della produzione di chip si fa sempre più intensa, con Samsung che cerca di recuperare terreno e sfidare il dominio di TSMC grazie a nuove partnership e all'assenza di restrizioni sull'esportazione di tecnologie avanzate.
La mossa di Samsung di accelerare la produzione di chip a 2nm in Texas rappresenta una sfida diretta a TSMC, leader indiscusso del settore. Il successo di questa iniziativa potrebbe ridefinire gli equilibri nel mercato globale dei semiconduttori, con importanti implicazioni per l'industria tecnologica e per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che puntano a ridurre la dipendenza dalla produzione asiatica di chip.
L'esito di questa competizione dipenderà da diversi fattori, tra cui la capacità di Samsung di gestire le complessità tecnologiche del processo a 2nm, la velocità di costruzione e messa in funzione del nuovo impianto in Texas, e la capacità di TSMC di superare le restrizioni sull'esportazione di tecnologie avanzate. In ogni caso, la sfida tra Samsung e TSMC promette di portare importanti benefici per l'innovazione e la competitività nel settore dei semiconduttori.
