Parcaroli (sindaco Macerata): “Non è allungando o riducendo gli orari di apertura delle sale che si risolve il problema della ludopatia”

Parcaroli (sindaco Macerata): “Non è allungando o riducendo gli orari di apertura delle sale che si risolve il problema della ludopatia”

L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo

A Macerata è stata presa una decisione importante riguardo alle regolamentazioni delle sale giochi e delle slot machine, che ha visto una riduzione delle ore di chiusura obbligatorie. L'ordinanza, firmata dal sindaco Sandro Parcaroli, propone un nuovo schema orario per le limitazioni. Attualmente, il divieto di gioco è in vigore dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 20. 

Orari a partire da aprile

Tuttavia, a partire dall'inizio di aprile, le nuove restrizioni saranno dalle 7 alle 9 e da mezzogiorno alle 14, dimezzando così le ore di chiusura giornaliera. Questa nuova regolamentazione non è ancora operativa, dato che l'Amministrazione comunale sta collaborando con gli uffici competenti per definire i dettagli, assicurandosi che le ore di chiusura totale siano ridotte a sei. 

La legge regionale

La legge regionale richiede che venga applicata una fascia oraria più restrittiva, e l'adeguamento a essa è considerato un dovere, piuttosto che una scelta. Il sindaco ha sottolineato che modificare gli orari non è una soluzione alla complessa questione della ludopatia, riservando critiche a chi lo accusa di favorire il gioco d’azzardo. Il problema della dipendenza da gioco richiede un approccio basato su prevenzione e sensibilizzazione, mirando a tutelare le fasce di popolazione più a rischio. Nonostante un'ordinanza precedente del sindaco Carancini avesse regolato queste fasce, non aveva adottato tutte le 12 ore prescritte dalla norma, scegliendo invece una chiusura di 8 ore. 

Tavolo di confronto

A tal fine, il Governo ha già stabilito la necessità di un tavolo di confronto per garantire regole uniformi su tutto il territorio nazionale, dato che attualmente vi è una certa libertà decisionale a livello comunale. Inoltre, il rispetto della legge regionale impone di considerare l’impatto sulle imprese locali coinvolte, avendo discusso con i loro rappresentanti nel corso dei mesi passati. Concludendo, il sindaco ha sottolineato che occorre bilanciare decisioni ben ponderate, evitando moralismi, ma puntando su informazione e sensibilizzazione riguardo ai pericoli legati al gioco patologico.

Fonte: agimeg.it

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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