Tragedia a Bergamo: la vita spezzata di Riccardo Claris

Tragedia a Bergamo: la vita spezzata di Riccardo Claris

La morte di un giovane appassionato dell'Atalanta tra violenza e dolore

Il Destino di un Giovane Tifoso

Riccardo Claris, un ragazzo di soli 26 anni, aveva messo radici profonde nella sua Bergamo nonostante gli impegni che lo avevano portato a vivere tra Lussemburgo e Liechtenstein. La passione per l'Atalanta, trasmessagli dal padre, era una costante della sua vita. Celebre nella comunità atalantina, Riccardo seguiva la squadra ovunque, sia in Italia che in Europa, dimostrando un attaccamento raro e sincero. Tristemente, è proprio a Bergamo, la sua amata città, che ha trovato una morte assurda, accoltellato in un momento di violenza folle, come sottolineato da Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, che ha espresso profonda amarezza per quanto accaduto.

Un Percorso di Vita Interrotto

Nato a San Giovanni Bianco, Riccardo aveva studiato al liceo Lussana e si era laureato in economia e commercio a Bergamo, proseguendo con una specializzazione all'estero. La sua carriera lo aveva portato a lavorare a Milano in ambito finanziario, ma il cuore restava sempre alla sua città e alla squadra del cuore. Durante gli anni all’estero, aveva trovato una seconda famiglia nella curva dell'Eintracht Francoforte, dove la gemellanza con la curva dell’Atalanta gli aveva permesso di mantenere vivo il suo fervore calcistico.

L'estremo Saluto di una Comunità

La tragica notte della sua morte ha avuto origine da una lite tra tifoserie rivali, una banalità trasformatasi in orrore. Intervenuto probabilmente per proteggere altri, Riccardo è stato colpito a morte da Jacopo De Simone, un giovane di 19 anni. Questo gesto insensato ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo conosceva, portando dolore ai suoi genitori, al fratello e alla sua compagna. A Bergamo, luogo che ha visto crescere e amare Riccardo, si è generato un profondo moto di dolore e smarrimento, mentre la comunità si interroga sul perché di tanta violenza.

Una Riflessione Amara su Bergamo

Elena Carnevali, sindaca di Bergamo, ha espresso parole di cordoglio e di riflessione dopo quanto avvenuto, evidenziando che Bergamo non è una città violenta. L’accaduto scuote e porta a una seria introspezione tra i cittadini, educatori e amministratori. La violenza che ha strappato via la vita di Riccardo deve essere un momento di analisi e cambiamento, affinché simili tragedie non si ripetano e la memoria di Riccardo possa vivere in un contesto di pace e coesione sociale.

L'eredità di Riccardo Claris

La comunità atalantina, sconvolta, ha voluto celebrare la vita di Riccardo con vari omaggi. Uno striscione, con la scritta "Ovunque con noi", campeggiava nella curva a Monza il giorno dopo la sua morte, a testimonianza di quanto Riccardo fosse amato e rispettato. I suoi amici e familiari lo ricordano come un ultras appassionato, un giovane che ha saputo conservare la gioia e la passione per il calcio nonostante i doveri e le difficoltà della vita quotidiana. Riccardo Claris ha lasciato una lezione di perseveranza, fedeltà e ardore, valori che si spera possano ispirare e guidare altri giovani nel futuro.

Fonte: gazzetta.it

Pubblicato Lunedì, 05 Maggio 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 05 Maggio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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