Oracle precipita in Borsa: Crescita AI offuscata da costi elevati

Il gigante del software crolla dopo risultati trimestrali contrastanti e timori sugli investimenti nell'intelligenza artificiale. Analisti divisi sul futuro

Oracle precipita in Borsa: Crescita AI offuscata da costi elevati

Oracle ha annunciato i risultati del secondo trimestre dell'anno fiscale 2026, conclusosi il 30 novembre, scatenando una tempesta a Wall Street. Nonostante una crescita dei ricavi del 14%, raggiungendo i 16,06 miliardi di dollari, e un utile netto (GAAP) aumentato a 6,14 miliardi di dollari, i risultati non hanno soddisfatto le aspettative degli analisti, innescando un crollo delle azioni di oltre l'11%. Questo rappresenta il calo giornaliero più grave dal 2001, cancellando gran parte del guadagno record che il titolo aveva accumulato da settembre.

Il cuore del problema sembra risiedere nei crescenti timori degli investitori riguardo alla capacità di Oracle di capitalizzare sull'enorme domanda di potenza di calcolo legata all'intelligenza artificiale (AI). L'azienda ha aumentato le previsioni di spesa, portandole a circa 50 miliardi di dollari per l'intero anno fiscale, rispetto ai 35 miliardi di dollari previsti a settembre. Questo incremento, sebbene motivato dalla necessità di espandere l'infrastruttura cloud per soddisfare le esigenze dei clienti AI, ha sollevato dubbi sulla sostenibilità finanziaria e sulla redditività a lungo termine.

Il direttore finanziario di Oracle, Doug Kehring, ha cercato di rassicurare gli investitori, sottolineando che l'azienda ha accesso a diverse fonti di finanziamento, tra cui obbligazioni governative, banche e mercati privati di finanziamento del debito. Inoltre, ha evidenziato la possibilità di collaborare con clienti che forniscono i propri chip per l'installazione nei data center di Oracle, o con fornitori che noleggiano i chip anziché venderli. Queste opzioni, secondo Kehring, consentirebbero a Oracle di sincronizzare i pagamenti con le entrate e di ridurre significativamente l'ammontare dei prestiti necessari.

Tuttavia, la reazione del mercato suggerisce che gli investitori rimangono scettici. La forte dipendenza di Oracle da pochi grandi clienti AI, come OpenAI, preoccupa gli analisti. Rebecca Wettemann di Valoir ha evidenziato il rischio che il panorama dell'AI possa cambiare rapidamente, rendendo obsoleti alcuni accordi e mettendo a rischio la capacità di Oracle di monetizzare il suo portafoglio ordini, che ha raggiunto la cifra record di 523 miliardi di dollari, in crescita del 438% su base annua, grazie anche agli impegni di Meta e NVIDIA.

Nonostante le preoccupazioni, ci sono anche segnali positivi. I ricavi dei servizi cloud sono stati di 7,98 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti. In particolare, l'infrastruttura cloud (OCI IaaS) ha registrato una crescita del 68%, raggiungendo i 4,1 miliardi di dollari. Inoltre, i nuovi co-amministratori delegati, Clay Magouyrk e Mike Sicilia, hanno sottolineato l'acquisizione di importanti clienti del cloud OCI, tra cui Airbus, Deutsche Bank, LSEG, Panasonic, Canon e Rubrik, dimostrando una certa diversificazione della base clienti.

Oracle sta investendo pesantemente nell'espansione della sua infrastruttura cloud, con oltre 211 regioni cloud operative e pianificate in tutto il mondo. L'azienda sta inoltre costruendo 72 data center multi-cloud che saranno integrati nei cloud di Amazon, Google e Microsoft. Questo approccio multi-cloud, secondo Oracle, offre ai clienti una maggiore flessibilità e la possibilità di utilizzare i migliori servizi di ciascun provider.

In prospettiva, Oracle prevede per il terzo trimestre fiscale un utile adjusted (Non-GAAP) per azione compreso tra 1,70 e 1,74 dollari e una crescita dei ricavi del 19-21%. Tuttavia, la sfida per l'azienda sarà quella di bilanciare la necessità di investire in modo aggressivo nell'infrastruttura AI con la necessità di mantenere la redditività e la fiducia degli investitori. La strategia di Oracle, basata sulla neutralità dei chip e sulla diversificazione delle fonti di finanziamento, sarà cruciale per superare le attuali turbolenze e posizionarsi come leader nel mercato dell'AI.

Il fondatore di Oracle, Larry Ellison, ha sottolineato l'importanza della neutralità dei chip, affermando che l'azienda deve essere pronta a utilizzare qualsiasi chip che i suoi clienti desiderino acquistare. Mike Sicilia, ha evidenziato l'opportunità di implementare l'AI in una vasta gamma di prodotti software, dai data center cloud ai database autonomi e alle applicazioni. Oracle, secondo Sicilia, è in una posizione unica per sfruttare il potenziale dell'AI in tutti e tre i livelli dei suoi prodotti.

Pubblicato Venerdì, 12 Dicembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 12 Dicembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


Consulta tutti gli articoli di Anna S.

Footer
Articoli correlati
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
Contenuto promozionale
WorldMatch - Gambling software solutions
Infogioco.it - Sconti