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La città di Portland è stata il teatro di un emozionante scenario motoristico domenica 10 agosto, quando la celebre pista di corsa ha ospitato il Gran Premio della serie Indycar. In questa occasione, a trionfare è stato Will Power, ma tutte le luci della ribalta erano puntate sul terzo classificato, Alex Palou. L'assoluta attenzione degli appassionati era rivolta a lui poiché, posizionandosi sul podio, Palou si è assicurato in anticipo il suo terzo titolo consecutivo nel campionato Indycar, con due gare ancora da disputare.
A 28 anni, l'astro nascente spagnolo ha così segnato una tappa fondamentale nella sua carriera, siglando la stagione più efficace mai vissuta. In 15 gare, Palou ha collezionato ben otto vittorie e dieci podi, tra cui il prestigioso trionfo nella prima Indianapolis 500. Quest'ultima ha assistito a una competizione leggendaria caratterizzata da emozioni forti, con incidenti, condizioni meteo avverse e momenti di alta tensione.
Questo successo rappresenta il suo quarto campionato, confermando Palou tra le leggende dell'Indycar. In una passerella di prestigio, si posiziona ora dietro solo a giganti come Anthony Joseph Foyt (con sette titoli) e Scott Dixon (che ne ha conquistati sei).
Prima della gara, Palou aveva stabilito un rassicurante vantaggio di 121 punti sul più diretto dei rivali, Pato O'Ward. Quest’ultimo aveva vinto le qualifiche dopo le penalità inflitte ai concorrenti, ma problemi tecnici lo hanno costretto a perdere dieci giri e finire al 25° posto.
Con il risultato di Portland, Alex Palou ha non solo consolidato il suo dominio nel campionato, ma ha anche mantenuto vive le speranze di eguagliare il record di vittorie stagionali. Rimangono infatti due gare, e con otto vittorie già all'attivo, Palou punta a replicare l'impresa di A.J. Foyt (1964) e Al Unser (1970), che nell’arco di una stagione conquistarono dieci vittorie ciascuno. L’impresa non è impossibile e il giovane campione spagnolo è senz’altro determinato a raggiungere questi storici traguardi.
