Ottantré minuti di controllo pressoché totale, otto di follia che sono costati un supplemento di fatica e l'epilogo ai supplementari. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti si fa male da solo e dimostra di non aver smaltito ancora le scorie della disfatta in Supercoppa contro il Barcellona, ma alla fine si qualifica ai quarti di Copa del Rey: avanti di due reti contro il Celta Vigo (merito della premiata ditta Mbappé-Vinicius), i Blancos vengono ripresi a causa di due gravi disattenzioni. Prima Camavinga regala a Bamba il 2-1, poi Asencio provoca il rigore trasformato al 91' con freddezza da Marcos Alonso, ex di Chelsea e Barça.
Si va ai supplementari, dove brilla la stella di Endrick: il gol del brasiliano, al minuto 108', rimette le cose a posto, prima del poker di Valverde. C'è anche tempo per la quinta rete, segnata ancora dall'ex Palmeiras allo scadere: non segnava dal 17 settembre, quando timbrò all'esordio in Champions contro lo Stoccarda dopo aver fatto lo stesso in campionato 23 giorni prima. Finora ha giocato davvero poco, chissà se questa sarà la svolta anche della sua stagione.