La situazione in casa Fiorentina continua a essere complicata mentre la squadra si prepara per la difficile trasferta a Milano, dove affronterà una delle sfide più impegnative della stagione. Il clima non è dei migliori, dato che il tecnico Pioli deve fare i conti con diversi infortuni che influenzano la formazione titolare.
Tra le preoccupazioni più urgenti c'è la condizione di Marin Pongracic, sostituito al 60' durante la partita della sua nazionale contro Gibilterra. Il difensore ha lasciato il campo dolorante e la sua presenza nella settima giornata di Serie A rimane un'incognita, creando ulteriore pressione sulla linea difensiva dei viola.
Ma non è l'unico grattacapo per Pioli. Anche Dodo e Jacopo Fazzini, usciti acciaccati dalla partita con la Roma, non hanno ancora recuperato al meglio. L'allenatore spera di poterli recuperare in tempo, anche se attualmente lavorano a parte insieme a Simon Sohm, anch'egli alle prese con problemi fisici. Sohm non ha potuto nemmeno rispondere alla convocazione della nazionale svizzera a causa della fastidiosa fascite plantare che lo affligge.
Tuttavia, la Fiorentina può guardare con un certo ottimismo all'ispirante prestazione di Albert Gudmundsson con la maglia dell'Islanda. Autore di una straordinaria doppietta, Gudmundsson ha mostrato quei lampi di classe che avevano già incantato i tifosi del Genoa. La speranza è che il suo stato di forma possa rappresentare un'importante risorsa offensiva, specialmente se Fazzini non dovesse essere disponibile.
La prossima partita a San Siro sarà cruciale per testare la tenuta mentale e fisica della squadra, che necessita di punti per risalire la classifica e ritrovare fiducia. Mentre l'assenza di alcuni elementi chiave complica i piani, la Fiorentina spera che la nuova linfa portata da Gudmundsson possa infondere la giusta dose di positività. Non resta che vedere se San Siro, teatro di tante battaglie sportive, sarà una fonte di ispirazione per ritrovare la vena realizzativa dei giorni migliori.