Il Milan volta pagina, cambiando radicalmente il proprio piano industriale e adottando una nuova strategia focalizzata sul presente. Seguendo l'aforisma paradossale dell'economista John Keynes, che incoraggiava a concentrarsi sull'oggi poiché sul lungo periodo 'non ci saremo più', il club rossonero ha deciso di puntare su risultati immediati trasformandosi in quella che è comunemente chiamata una 'squadra istantanea'. Questa scelta è stata fortemente condizionata dall'ottavo posto conquistato nella stagione passata, un piazzamento deludente che ha spinto a rivalutare le priorità.
La parentesi portoghese, caratterizzata dalle esperienze poco brillanti di Paulo Fonseca e Sergio Conceição, ha portato alla nomina di Massimiliano Allegri come allenatore, il quale incarna perfettamente la filosofia dell'"instant team". Allegri è conosciuto per la sua praticità e capacità di ottenere vittorie, anche se ciò spesso avviene a scapito del gioco spettacolare. Quello che conta è vincere e tornare in Champions League. Già nella sua prima esperienza al Milan nel 2010-2011, Allegri portò la squadra alla vittoria del campionato alla sua prima stagione.
Sul mercato, il Milan si sta muovendo per rinforzare soprattutto il centrocampo, puntando sugli elementi di esperienza. L'arrivo quasi certo di Luka Modric conferma questa direzione. Nonostante i suoi 40 anni, il croato è considerato un valore aggiunto per competere in Serie A, una competizione dove la sua classe e intelligenza tattica possono fare la differenza, anche a partita in corso. Anche Granit Xhaka è nel mirino del Milan, un giocatore che, con i suoi quasi 33 anni, continuerà ad apportare solidità e competenza a livello internazionale. Se entrambi dovessero essere affiancati da Adrien Rabiot, la squadra avrebbe un centrocampo di esperienza, forza e classe.
Nel reparto offensivo, il club è alla ricerca di un centravanti affidabile capace di garantire almeno 15 gol a stagione, con Dusan Vlahovic come sogno di mercato. In difesa, ci sono riflessioni in corso, con possibilità concentrate su giovani talenti come Leoni del Parma o Kiwior dell'Arsenal. Tuttavia, l'esperienza potrebbe prevalere, con nomi come Zinchenko accostati al club per sostituire l'eventuale partenza di Theo Hernandez.
La nuova rotta del Milan sembra invertire le tendenze dell'ultimo decennio. Se prima la società puntava su giovani promesse, ora sembra più incline a replicare le strategie che furono dell'Inter, fatta di acquisti mirati per garantire competitività immediata. La rinascita del Milan è una missione complessa, ma la scelta di un allenatore come Allegri rappresenta un chiaro segnale della determinazione del club di tornare immediatamente al vertice.