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La stagione di Formula 1 si è conclusa ufficialmente ad Abu Dhabi con un'interessante sessione di test che ha proiettato team e piloti verso il futuro. Sul circuito di Yas Marina, le scuderie hanno avuto l'opportunità di valutare le nuove monoposto ibride del 2026, attraverso l'utilizzo di 'mule car' appositamente modificate, e di testare le nuove specifiche di pneumatici Pirelli. Allo stesso tempo, i giovani piloti hanno potuto accumulare esperienza al volante delle vetture attuali.
Sotto i riflettori, il giovane talento italiano Andrea Kimi Antonelli, al volante della Mercedes, ha fatto segnare il miglior tempo tra i piloti impegnati con le mule car, dimostrando un ottimo adattamento alle nuove tecnologie. Antonelli ha completato ben 157 giri, raccogliendo dati preziosi per lo sviluppo della vettura del futuro. La Mercedes, insieme alla Ferrari, ha potuto testare un sistema di ala mobile anteriore, una delle principali novità tecniche previste per il 2026.
Tra i rookie, il più veloce è stato Jak Crawford, pilota di riserva dell'Aston Martin, che ha sfruttato al meglio le gomme C5, le più performanti della gamma Pirelli, per fermare il cronometro a 1:23.766. Dietro di lui si sono piazzati Paul Aron (Sauber) e Luke Browning (Williams), a conferma del potenziale dei giovani talenti emergenti.
Le 'mule car' utilizzate nei test sono derivate dalle monoposto della stagione in corso, ma sono state modificate per simulare le caratteristiche aerodinamiche delle vetture del 2026. In particolare, sono state adottate ali più scariche e un'altezza da terra maggiore, per ridurre il carico aerodinamico complessivo. Pirelli ha imposto limitazioni di velocità per le vetture prive di ala mobile anteriore, al fine di raccogliere dati più realistici sul comportamento degli pneumatici.
Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport, ha sottolineato l'importanza di questi test per la definizione delle mescole di pneumatici che verranno utilizzate nel 2026. I dati raccolti ad Abu Dhabi, confrontati con quelli ottenuti durante i test di sviluppo nel corso della stagione, forniranno informazioni fondamentali per ottimizzare le prestazioni e la durata degli pneumatici.
La sessione di test non è stata priva di inconvenienti: Riyo Hirakawa è stato protagonista di un'uscita di pista alla curva 1, danneggiando l'ala posteriore della sua vettura. Esteban Ocon, invece, ha completato solo quattro giri nel pomeriggio a causa di problemi tecnici sulla Haas.
In sintesi, i test di Abu Dhabi hanno rappresentato un'importante occasione per i team di Formula 1 di iniziare a prepararsi per la rivoluzione tecnica del 2026. Il lavoro svolto in pista ha fornito indicazioni preziose sullo sviluppo delle nuove vetture e degli pneumatici, aprendo nuovi scenari per il futuro della competizione.
