L'addio di Helmut Marko a Red Bull Racing continua a far discutere. L'ex consulente, dopo oltre vent'anni di collaborazione, ha deciso di anticipare la chiusura del rapporto con il team austriaco e non ha risparmiato critiche al team principal Christian Horner. In una recente intervista, Marko ha affermato che Max Verstappen avrebbe potuto conquistare il quinto titolo mondiale consecutivo se la Red Bull si fosse separata da Horner in tempi più rapidi.
Secondo Marko, la lotta di potere interna alla Red Bull, culminata con il licenziamento di Horner, ha avuto un impatto negativo sulle prestazioni della squadra. "Dovevamo agire perché le prestazioni in pista stavano calando", ha dichiarato Marko. "Se lo avessimo sollevato dal ruolo prima, avremmo rimesso certe cose in carreggiata prima e Max Verstappen sarebbe diventato campione del mondo anche quest'anno. Ne sono assolutamente convinto".
Le dichiarazioni di Marko gettano nuova luce sulle dinamiche interne alla Red Bull e sul ruolo di Horner nella gestione della squadra. L'austriaco ha ripercorso le tappe fondamentali della sua collaborazione con Red Bull, iniziata nel 2005 insieme a Dietrich Mateschitz, il fondatore del team. "Insieme a Didi, ho contribuito alla nascita della Red Bull Racing nel 2005", ha ricordato Marko. "Insieme avevamo nominato Horner come team principal mentre io ero lì come supervisore. In linea di principio, il potere era sempre controllato dall’Austria: perché eravamo noi a prendere le decisioni".
Dopo la scomparsa di Mateschitz nell'ottobre del 2022, secondo Marko, Horner avrebbe cercato di prendere il controllo dell'azienda con il supporto del comproprietario thailandese Chalerm Yoovidhya. "Quando Didi morì più tardi in quell'anno, Christian fece tutto il possibile per prendere il controllo dell'azienda con il supporto di Yoovidhya, anche se a nome dell'Austria, feci tutto il possibile per impedirlo", ha affermato Marko.
Le tensioni tra Marko e Horner, secondo quanto dichiarato dall'austriaco, avrebbero influito negativamente sull'ambiente di lavoro all'interno della squadra. "Gli ultimi anni con Horner non sono stati piacevoli", ha rivelato Marko. "Giocava sporco. Ricordate quando si andava dicendo che i messicani erano meno concentrati degli olandesi o dei tedeschi ai tempi di Sergio Pérez? Era una storia inventata, certo non da me, forse da loro. Lo stesso discorso valeva per l'affermazione secondo la quale nel 2024 avrei diffuso la notizia che lo sviluppo della nostra power unit era in ritardo e, come conseguenze, avremmo perso la Ford come partner. Non l'avevo mai detto, ma Horner voleva sfruttare la notizia per farmi sospendere. Grazie al supporto di Max a Jeddah, ciò non è accaduto".
Le accuse di Marko sono pesanti e rischiano di riaprire vecchie ferite all'interno della Red Bull. Resta da vedere se Horner replicherà alle dichiarazioni dell'ex consulente e se questa vicenda avrà ulteriori sviluppi nel futuro del team.
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