Allarme Prezzi PC: Acer e ASUS seguono Dell a causa della crisi DRAM

La carenza di memoria DRAM, alimentata dal settore AI, costringe i produttori ad aumentare i prezzi dei computer. Rincari previsti fino al 2026

Allarme Prezzi PC: Acer e ASUS seguono Dell a causa della crisi DRAM

Il mercato dei PC si prepara ad affrontare una nuova ondata di rincari, conseguenza diretta della crescente penuria di memoria DRAM che sta mettendo a dura prova l'intera filiera tecnologica. Dopo Dell, anche Acer e ASUS si trovano nella difficile posizione di dover rivedere le proprie strategie commerciali per fronteggiare una situazione che si preannuncia complessa e persistente, con previsioni che la estendono almeno fino al 2026.

La principale causa di questa pressione sul mercato è da attribuirsi all'assorbimento di una quota significativa della produzione di DRAM da parte del settore dell'Intelligenza Artificiale (IA) e dei data center. Questo dirottamento di risorse lascia inevitabilmente meno disponibilità per i produttori di PC tradizionali, i quali si trovano a dover competere per una risorsa sempre più scarsa e costosa. Fonti della stampa economica taiwanese riportano che Acer e ASUS starebbero seriamente valutando incrementi consistenti dei prezzi, sia per i computer destinati al mercato consumer, sia per quelli indirizzati al mondo enterprise.

Jason Chen, presidente di Acer, ha espresso chiaramente le preoccupazioni dell'azienda, affermando che, entrando nel primo trimestre del 2026, la struttura dei prezzi diventerà insostenibile. L'aumento del costo della DRAM, che ha subito un'impennata del 50% in poche settimane, ha avuto un impatto significativo sui costi di produzione di numerosi prodotti. La fine degli accordi DRAM potrebbe portare ad un aumento dei costi dei dispositivi Apple nel 2026.

Pur invitando l'intera filiera a non trasferire immediatamente gli aumenti sui consumatori finali, Acer riconosce che evitare del tutto i rincari è diventato praticamente impossibile. L'azienda può contare su un portafoglio prodotti diversificato, in cui solo la metà delle vendite proviene dal segmento consumer, mentre la restante parte è legata a soluzioni industriali e sistemi orientati all'intelligenza artificiale. Tuttavia, nemmeno questa diversificazione riesce a compensare pienamente l'impatto della crisi della memoria.

Di fronte a questa situazione, i produttori stanno valutando diverse contromisure per mitigare l'impatto degli aumenti di prezzo sui consumatori. Una delle strategie in discussione riguarda le configurazioni hardware. Un numero crescente di produttori sta considerando di tornare a offrire 8 GB di RAM come dotazione base per i notebook di fascia media. Questa scelta consentirebbe di contenere l'aumento dei prezzi senza compromettere eccessivamente la competitività dei prodotti. Tuttavia, questa strategia potrebbe rallentare l'evoluzione delle prestazioni, proprio mentre le applicazioni diventano sempre più esigenti in termini di risorse hardware.

In sintesi, il mercato dei PC si dirige verso un periodo di incertezza e rincari, che potrebbe penalizzare maggiormente i consumatori finali. La crisi della DRAM, alimentata dalla crescente domanda del settore AI, sta mettendo a dura prova l'intera filiera, costringendo i produttori a rivedere le proprie strategie e a cercare soluzioni alternative per contenere i costi e preservare la competitività dei propri prodotti.

Pubblicato Martedì, 16 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 16 Dicembre 2025

Marco P.

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