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Le caratteristiche specifiche di un territorio influenzano direttamente le specifiche tecniche per lo sviluppo di mezzi di trasporto senza pilota. Il Giappone, in quanto stato insulare con una significativa presenza di aree montuose, sta investendo nello sviluppo di velivoli senza pilota a decollo e atterraggio verticale (VTOL) con un'adeguata autonomia di volo. Attualmente, in questo settore, si preferisce l'utilizzo di motori a combustione interna.
Come riportato da Nikkei Asian Review, Kawasaki Heavy ha recentemente condotto dei test con il suo drone elicotteristico K-Racer-X2 nella prefettura di Nagano, in una località sciistica. Il drone ha trasportato con successo attrezzatura da alpinismo del peso di 100 kg, sospesa tramite un cavo, per una distanza di 1,5 km. Il volo è stato parzialmente automatizzato, ma un'improvvisa perdita di potenza del motore ha costretto gli organizzatori a sganciare il carico in emergenza. L'obiettivo di Kawasaki è di trasformare il K-Racer-X2 in un drone cargo capace di trasportare fino a 200 kg di carico per una distanza di 100 km, senza necessità di controllo remoto diretto o contatto visivo.
Il velivolo ad ala rotante è equipaggiato con un motore a combustione interna Kawasaki, alimentato a benzina ad alto numero di ottano, derivato dai modelli motociclistici dell'azienda. Questo motore gli consente di sollevare carichi considerevoli e di viaggiare a una velocità massima di 140 km/h, senza i tempi di ricarica prolungati tipici delle batterie. Entro il 2028, l'azienda mira ad aumentare la capacità di carico utile di questi droni fino a 200 kg. Kawasaki non esclude l'utilizzo di tali droni anche per scopi non civili.
Diverse aziende in Giappone sono impegnate nello sviluppo di droni alimentati da motori a combustione interna, poiché attualmente questa tecnologia offre l'autonomia di volo necessaria per raggiungere le isole più remote dell'arcipelago. Mitsubishi Heavy Industries, in collaborazione con Yamaha Motor, sta sviluppando un drone ibrido sequenziale, in cui il motore a combustione interna genera energia elettrica per alimentare i rotori tramite motori elettrici. Questo drone dovrebbe essere in grado di trasportare fino a 200 kg di carico per una distanza di 200 km. La corporation IHI sta sviluppando un drone ad ala fissa, dotato di motori turboelica, che potrà trasportare fino a 1 tonnellata di carico per una distanza di 1000 km.
Tuttavia, i produttori giapponesi riconoscono che i droni con motori a combustione interna sono ancora troppo rumorosi per un utilizzo intensivo in aree urbane. Per questo motivo, la transizione verso la propulsione elettrica rimane un obiettivo importante. Gli esperti giapponesi ritengono che le batterie allo stato solido permetteranno di creare droni elettrici in grado di volare per centinaia di chilometri senza necessità di ricarica. L'innovazione nel campo delle batterie è quindi cruciale per lo sviluppo futuro dei droni in Giappone, aprendo la strada a soluzioni più silenziose e sostenibili per il trasporto aereo senza pilota.
