L’Agenzia delle Entrate ha chiarito in dettaglio le modalità di utilizzo dei crediti di imposta agevolativi per il versamento delle entrate extratributarie tramite il modello F24-Accise. Questa spiegazione è stata fornita a seguito di un interpello presentato da un operatore nel settore dei giochi e delle scommesse, il quale desiderava sapere se i crediti d'imposta, come quelli previsti dall’articolo 121 del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, potessero essere utilizzati per pagare somme dovute, inclusi saldi giacenti di conti di gioco “dormienti”, vincite non riscosse e rimborsi non richiesti.
Le due domande
L'operatore ha posto due domande specifiche: in primo luogo, se fosse possibile utilizzare i crediti d'imposta per versare tutte le somme menzionate, compresi eventuali interessi e penalità; in secondo luogo, se la compensazione fosse valida solo per i saldi e le vincite non riscosse. In risposta, l'Agenzia ha sottolineato che la loro valutazione non tocca le modalità di acquisizione di tali crediti o la loro spettanza, mantenendo intatto il diritto degli organi di controllo di verificare l'applicazione delle norme. L'Agenzia ha confermato che i crediti di imposta possono essere utilizzati in compensazione, sempre che non vi sia un divieto specifico.
La normativa vigente
La normativa vigente consente l’utilizzo del modello F24 per un’unica operazione di pagamento delle imposte e per assolvere i debiti tramite compensazione, purché sia previsto da norme o decreti ministeriali. Questo include entrate tributarie e extratributarie, che possono essere pagate in compensazione, a meno che non vi sia una specifica limitazione. In merito all’imposta unica sui giochi, il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 2002, n. 66, stabilisce che l'imposta deve essere versata entro il giorno 16 del mese successivo. Le modalità di riscossione delle somme dovute sono regolate dal decreto legislativo n. 241 del 1997 e dalla normativa specifica delle entrate della direzione monopoli. Per quanto riguarda somme come vincite non riscosse e rimborsi, l’agenzia ha chiarito che esistono procedure specifiche per il versamento attraverso il modello F24-Accise, e ogni debito può essere compensato orizzontalmente con altri crediti fiscali.
Nessun impedimento
Il parere sintetizza anche che, mentre i debiti derivanti da entrate trattate attraverso il modello F24-Accise non possono essere utilizzati in compensazione, le somme a debito, incluse sanzioni e interessi, possono essere regolate in compensazione ai sensi della legge.
In conclusione, l'Agenzia conferma che non ci sono impedimenti all'utilizzo dei crediti d'imposta per coprire i debiti descritti nei vari contesti, seguendo i limiti già stabiliti dalla normativa specifica.
Fonte: agimeg.it