La competizione per la concessione dei giochi del Lotto è estremamente intensa, con la scadenza prevista nel 2025 per Igt che spinge il governo Meloni a valutare il miglior offerente. Questo rappresenta un'opportunità interessante per le finanze pubbliche, che potrebbero ricevere un sostanzioso introito con tre concorrenti pronti a contendersi il Lotto italiano. Dopo otto anni dall'ultima gara, i giochi del Lotto tornano all'attenzione del governo, non per vincite fortunate, ma per il prossimo bando di concessione, data la prossimità della scadenza per Igt. In passato, si era presentato un solo offerente, con un'offerta di 770 milioni di euro rispetto a una base d'asta di 700 milioni, ma attualmente si prevede una competizione più accesa.
I pretendenti
Igt, appartenente al gruppo DeAgostini, insieme alla ceca Alwyn e all’associazione dei tabaccai, ha riportato i giochi alla ribalta, costringendo il governo a rivedere al rialzo la base d'asta per la nuova concessione. Infatti, si prevede che l'importo non sarà inferiore al miliardo per un periodo di concessione di nove anni. Ci saranno diverse offerte, e anche se Igt rimane favorita, ci sono altri pretendenti in lizza, e a vincere sarà chi presenterà l'offerta migliore. Oltre a Igt, che si ripresenta con lo stesso team e il medesimo veicolo gestionale, si stanno facendo avanti anche Flutter dall'Irlanda e Française des Jeux dalla Francia. Flutter, in particolare, ha effettuato ingenti investimenti in Italia, superando i 4 miliardi recentemente, e cerca di conquistare il mercato, anche attraverso possibili partnership. Dalla loro parte, i francesi, freschi vincitori di Premier Lotteries Ireland, aspirano a entrare nel mercato italiano dopo vari tentativi senza successo.
Le modalità di gara
Nei prossimi mesi, le modalità della gara saranno definite dall’Agenzia dei Monopoli, dopo che il Consiglio di Stato ha esaminato la situazione il 16 ottobre. L’intero processo potrebbe iniziare entro dicembre o slittare al 2025, quando scadrà la concessione a Igt.
È certo che il vincitore dovrà pagare in tre rate, da qui al 2026, con l'aspettativa di un introito per le finanze pubbliche che potrebbe avvicinarsi a un miliardo e mezzo, offrendo così un significativo supporto al governo.
Fonte: quifinanza.it