In una mossa che sorprende il panorama finanziario europeo, il Presidente della Polonia, ha posto il veto sull'incremento della tassazione sulle vincite derivanti dal gioco d'azzardo. La decisione, annunciata in questi giorni, mantiene l'aliquota al 10%, in contrasto con la tendenza continentale di inasprire le imposte su questo specifico settore.
Il disegno di legge, precedentemente approvato dal Sejm nel mese di ottobre, prevedeva un aumento dell'imposta sui guadagni derivanti da scommesse, lotterie e altre forme di gioco, portandola dal 10% al 15%. Tale modifica, che avrebbe escluso alcune categorie di premi minori, si inseriva nel contesto di una più ampia revisione della regolamentazione del settore del gioco in Polonia e di una generale spinta a livello europeo verso l'aumento delle entrate fiscali derivanti da attività considerate voluttuarie.
La decisione del Presidente è stata accolta con favore dagli operatori del settore, i quali sostengono che il mantenimento dell'aliquota al 10% favorisce la permanenza dei giocatori all'interno del mercato regolamentato, riducendo il rischio di migrazione verso circuiti illegali e non tassati. L'industria del gioco d'azzardo in Polonia, come in molti altri paesi, è infatti soggetta a una forte concorrenza da parte di operatori non autorizzati, che spesso offrono condizioni più vantaggiose proprio grazie all'assenza di tassazione.
Il veto presidenziale, tuttavia, non rappresenta la parola fine sulla questione. Il disegno di legge ritorna ora al Sejm, dove potrà essere riapprovato con una maggioranza qualificata dei tre quinti dei voti. In caso di riapprovazione, il veto presidenziale verrebbe superato e l'aumento delle tasse diverrebbe legge. Al momento, tuttavia, gli operatori polacchi possono tirare un sospiro di sollievo, godendo di una temporanea sospensione dell'aumento fiscale.
La scelta del Presidente polacco si distingue nettamente dal trend europeo, dove molti paesi hanno scelto di aumentare la pressione fiscale sul settore del gioco d'azzardo, considerato una fonte di entrate aggiuntive per i bilanci statali. Questa tendenza è motivata sia dalla necessità di far fronte alle crescenti esigenze di spesa pubblica, sia dalla volontà di contrastare i potenziali effetti negativi del gioco d'azzardo, come la ludopatia e la criminalità organizzata.
L'attenzione del mercato si sposta ora al 2026, anno in cui è prevista una possibile revisione delle stringenti normative che regolano il settore dei casinò online in Polonia. Attualmente, infatti, il mercato del gioco online è monopolizzato dalla società statale Totalizator Sportowy, una situazione che limita la concorrenza e potrebbe non essere in linea con le normative europee sulla libera prestazione dei servizi.
La decisione del Presidente polacco rappresenta un segnale importante per il settore del gioco d'azzardo in Europa, evidenziando come le politiche fiscali in questo ambito possano variare significativamente da paese a paese, in funzione delle specifiche priorità politiche e delle diverse valutazioni degli impatti economici e sociali del gioco d'azzardo.


