Brescia Calcio in Tempesta: La retrocessione incombe

Brescia Calcio in Tempesta: La retrocessione incombe

Massimo Cellino denuncia un'ingiustizia colossale e svela i retroscena del caos finanziario che travolge il club lombardo

Oggi è un giorno cruciale per il Brescia Calcio, che si trova davanti al Tribunale Nazionale Federale. Una possibile decisione potrebbe determinare una penalizzazione di quattro punti, provocando una retrocessione automatica del club lombardo. Il motivo alla base di questa sanzione è il mancato versamento di contributi Irpef e Inps per un periodo di quattro mensilità.

Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha espresso il suo profondo sconforto in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. "Mi sento distrutto, calunniato e profondamente tradito", ha dichiarato Cellino. Secondo lui, la vera causa del caos è una frode subita, che ha coinvolto non solo lui ma anche la Covisoc e l’Agenzia delle Entrate. "Siamo vittime di questa truffa, ed è devastante. Preferirei morire che affrontare tutto questo", ha continuato con emozione.

Cellino non ha mancato di criticare aspramente anche la Figc, sostenendo che l'organo federale abbia orchestrato un piano per favorire la Sampdoria a scapito del Brescia. "Temo che la sentenza sia già scritta", ha dichiarato, sospettando che la data del playout fissata dalla Figc sia un segnale di pregiudizio nei confronti del Brescia. "Non mi sento tutelato, è un'ingiustizia che ha rubato la poca credibilità rimasta nel calcio".

Il presidente ha poi approfondito il suo punto di vista, dichiarando di avere tutte le prove necessarie per dimostrare la sua innocenza. Tuttavia, manifesta una profonda sfiducia nei confronti del sistema giudiziario federale, sostenendo che, se il processo avvenisse al TAR anziché davanti ai giudici federali, si sentirebbe più al sicuro. "Questa non è giustizia, è una farsa in cui siamo stati coinvolti", ha affermato con decisione.

Di fronte a queste accuse, Cellino si chiede perché tutto questo stia accadendo proprio ora. Nonostante manchino prove concrete, ipotizza che l'intero piano sia stato messo in atto per permettere alla Sampdoria di ottenere una chance di salvezza. "Potrebbe essere fallita comunque, ma sembra che questo sia il motivo dietro a tutto. Non riesco a spiegarmi altrimenti questo comportamento", ha detto con disillusione.

In conclusione, il presidente del Brescia sostiene che il campionato debba essere composto da 20 squadre, includendo il suo club. Ha rifiutato categoricamente l'idea di allargare la Serie B a 22 squadre per salvarsi dalla retrocessione. "Non sarei giusto con i miei principi, e questa vicenda ha provocato un danno incalcolabile alla città di Brescia", ha dichiarato con fermezza.

Infine, Cellino ha svelato che prima di questo caos aveva già programmato la vendita del club. "Ero in trattativa con Andrea Radrizzani, ex socio del Leeds, e la cessione era praticamente conclusa", ha detto, esprimendo il suo desiderio di allontanarsi da un mondo calcistico che sente non appartenergli più. "A quasi 70 anni, sento il bisogno di fare un passo indietro. Questo affare mi ha anche bloccato la vendita del club, mi sento esausto e sfibrato dalla gestione di questa situazione assurda".

Pubblicato Giovedì, 29 Maggio 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 29 Maggio 2025

Marco P.

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