La sconfitta contro il Sassuolo al Mapei Stadium ha gettato la Fiorentina in una crisi ancora più profonda, acuita da un episodio che ha evidenziato le tensioni interne alla squadra. Protagonisti del contendono sono stati Moise Kean e Rolando Mandragora, durante un acceso diverbio in mondovisione per la battuta di un calcio di rigore, concesso per un fallo su Muric da parte di Parisi.
Nonostante le aspettative, e malgrado Gudmundsson e lo stesso Kean avessero sempre trasformato i rigori assegnati nelle precedenti tre partite di campionato, Mandragora si è incaricato di calciare il penalty. Kean, visibilmente contrariato, ha cercato di opporsi, generando un momento di alta tensione risolto solo grazie all'intervento del capitano Ranieri, che ha allontanato l'attaccante per permettere a Mandragora di calciare.
Dopo aver trasformato il rigore, Mandragora ha festeggiato con il resto della squadra, ma Kean è rientrato nella propria metà campo con un'espressione chiaramente contrariata, segnale di un malumore che serpeggia nello spogliatoio viola. Al termine della partita, l'allenatore Vanoli ha cercato di spiegare la situazione: "Il rigorista designato era Gudmundsson, che ha preferito non calciare. La seconda scelta era Mandragora. Kean, in un momento in cui fatica a trovare la via del gol, voleva assumersi la responsabilità, ma il problema non è questo. Il vero problema è che, dopo soli cinque minuti dal vantaggio, non riusciamo a mantenere la giusta mentalità".
Il direttore sportivo della Fiorentina, Roberto Goretti, ha espresso tutta la sua preoccupazione ai microfoni di Dazn: "C'è una consapevolezza ancora più forte della difficile situazione che stiamo vivendo. Nonostante l'appoggio dei nostri tifosi, che ringraziamo, non siamo riusciti a dare una risposta positiva sul campo. Al momento, non siamo una squadra. In alcune partite avevamo mostrato segnali di crescita sul piano dell'atteggiamento, ma oggi non è successo".
Goretti ha poi aggiunto: "Se non troviamo la chiave emotiva per superare questo momento di difficoltà, continueremo a ripetere prestazioni e atteggiamenti negativi, e questo non va bene. La mancanza di connessione, fiducia reciproca e spirito di squadra è un problema serio. Dobbiamo ritrovare quelle piccole cose che, messe insieme, fanno la differenza. È il momento di agire". La situazione in casa Fiorentina appare sempre più critica, con la squadra che sembra smarrita e incapace di reagire alle difficoltà. Sarà compito di Vanoli e della società trovare le giuste soluzioni perComprare maggiore coesione e determinazione, elementi fondamentali per risollevare le sorti della squadra e raggiungere gli obiettivi stagionali.
La mancata esultanza di Kean dopo il gol di Mandragora è solo la punta dell'iceberg di un malessere più profondo, che coinvolge l'intero ambiente viola. La gestione dei rigori, in particolare, è un tema delicato che richiede chiarezza e condivisione all'interno del gruppo. La decisione di Vanoli di cambiare il rigorista designato ha generato tensioni e malumori, evidenziando una mancanza di comunicazione e di leadership all'interno della squadra. Per superare questo momento difficile, è fondamentale che tutti i componenti della Fiorentina remino nella stessa direzione, mettendo da parte personalismi e individualismi, e lavorando insieme per il bene della squadra.
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