Prima di procedere
Marc Marquez ha subito un intervento chirurgico alla spalla destra presso l'Ospedale Ruber Internacional di Madrid, a seguito delle complicazioni derivanti dall'incidente con Marco Bezzecchi durante il GP di Indonesia. Inizialmente, l'équipe medica aveva optato per un trattamento conservativo, supportato anche dalla Ducati, che aveva annunciato la sua assenza per le gare in Australia e Malesia. Tuttavia, l'immobilizzazione non ha prodotto i risultati sperati, rendendo necessario l'intervento chirurgico per stabilizzare la spalla.
La situazione di Marquez è delicata, poiché i tempi di recupero non sono stati ancora comunicati, ma è evidente che l'intervento allungherà i tempi di ripresa. Con solo quattro appuntamenti rimasti prima della conclusione del Mondiale a Valencia il 16 novembre, e con Ducati già detentrice del titolo, è improbabile che si corrano rischi affrettando il suo ritorno in pista.
Il comunicato ufficiale di Ducati ha chiarito la situazione: "Dopo una visita medica per la lesione alla scapola destra, Marc Marquez è stato operato con successo presso l'Ospedale Ruber Internacional di Madrid. L'équipe medica ha confermato che la frattura coracoidea e la lesione legamentosa non mostravano sufficienti segni di stabilizzazione dopo una settimana di immobilizzazione. Pertanto, si è deciso di eseguire la stabilizzazione chirurgica e riparare i legamenti acromioclavicolari."
L'operazione era considerata fin dall'inizio come una delle opzioni possibili qualora il trattamento conservativo non avesse avuto successo. Ora, Marquez è a casa e seguirà un percorso di recupero che determinerà quando potrà tornare a competere. La priorità è garantire una guarigione completa per evitare ricadute future. La sua assenza dal circuito si farà sentire, ma la prudenza è d'obbligo in questi casi. La stagione di MotoGP si avvia verso la conclusione, e tutti gli occhi sono puntati sul suo recupero, nella speranza di rivederlo presto in pista in piena forma.
L'infortunio di Marquez solleva interrogativi sulla sua preparazione fisica e sulla gestione degli infortuni nel mondo del motociclismo. Gli atleti di questo calibro sono sottoposti a stress fisici enormi, e la prevenzione degli infortuni è fondamentale per garantire una carriera lunga e di successo. L'incidente in Indonesia è stato un campanello d'allarme, e ora si spera che questo periodo di stop forzato possa servire per rafforzare la sua condizione fisica e tornare più competitivo che mai. Resta da vedere se lo rivedremo in pista già in questa stagione o se dovremo attendere il prossimo anno per ammirare nuovamente le sue gesta.
