Prima di procedere
Nel 1975, un piccolo team di specialisti guidato dall'ingegnere elettrico Steven Sasson, allora ventiquattrenne, creò la prima fotocamera digitale Kodak. A Sasson fu vietato di parlare della fotocamera al di fuori dell'azienda fino al 2001, quando scrisse un articolo per il Rochester Democrat and Chronicle, che pubblicò anche la prima fotografia scattata con il prototipo.
L'obiettivo del progetto era verificare la fattibilità della fotografia digitale, non la produzione di fotocamere digitali. Fu costruito un solo prototipo, che utilizzava un sensore CCD di Fairchild Semiconductor che richiedeva dodici diverse tensioni ed era fornito con un foglio scritto a mano che descriveva in dettaglio la tensione su ciascuna uscita.
L'alimentazione era fornita da 16 batterie AA. Il consumo energetico era elevato, quindi la durata della batteria era breve. L'obiettivo per il prototipo è stato prelevato da una vecchia cinepresa Kodak Super 8, poiché il progetto aveva un budget limitato. La fotocamera, che pesava 3,6 kg, catturava immagini in bianco e nero con una risoluzione di 0,01 megapixel (100 × 100 pixel) su una cassetta Philips. La fotocamera aveva un semplice mirino ottico e un otturatore elettronico con un solo tempo di esposizione (1/20 di secondo o 50 ms). La sensibilità era di circa 100 ISO. La registrazione di un'immagine in bianco e nero nella memoria richiedeva 150 ms e altri 23 secondi per salvarla sulla cassetta digitale. L'immagine doveva quindi essere trasferita a un microcomputer per essere visualizzata su uno schermo televisivo.
Il 9 dicembre 1975, con l'aiuto del prototipo, fu scattata la prima foto: una semplice inquadratura di strisce bianche e nere alternate. Quindi è stata fotografata una assistente di laboratorio. Sasson impostò la capacità della cassetta digitale a 30 foto. Quando l'ingegnere mostrò per la prima volta il prototipo alla direzione in una presentazione intitolata "Fotografia senza pellicola", pare che non ne rimase molto colpita.
Il prototipo della fotocamera digitale è ora esposto al museo della casa di George Eastman a Rochester, New York. Steven Sasson ha lasciato Kodak nel 2009 e nel 2010 ha ricevuto la Medaglia nazionale per la tecnologia e l'innovazione dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
L'invenzione di Sasson, sebbene inizialmente accolta con scetticismo, ha segnato l'inizio di una rivoluzione nel mondo della fotografia. La sua fotocamera, benché rudimentale per gli standard odierni, conteneva tutti gli elementi essenziali che avrebbero poi caratterizzato le moderne fotocamere digitali: un sensore per catturare l'immagine, una memoria per archiviarla e un sistema per visualizzarla. Il lavoro di Sasson ha aperto la strada a un futuro in cui la fotografia sarebbe diventata accessibile a tutti, trasformando il modo in cui catturiamo e condividiamo i nostri ricordi.
Oggi, le fotocamere digitali sono onnipresenti e integrate in una vasta gamma di dispositivi, dagli smartphone alle fotocamere professionali. La tecnologia continua a evolversi, con sensori sempre più sofisticati, processori più potenti e funzionalità avanzate che consentono di scattare foto e video di qualità sempre superiore. L'eredità di Steven Sasson e del suo team di Kodak rimane tangibile in ogni scatto che facciamo con le nostre fotocamere digitali, un tributo alla loro visione pionieristica e al loro contributo fondamentale all'evoluzione della fotografia.
