Nuovi scossoni ai vertici di Apple: dopo una serie di addii eccellenti, anche Johny Srouji, figura chiave nello sviluppo dei chip Apple Silicon, starebbe valutando seriamente di lasciare l'azienda. La notizia, riportata da Mark Gurman di Bloomberg il 07/12/2025, getta un'ombra di incertezza sul futuro della leadership di Cupertino e sulla strategia di innovazione dell'azienda.
Srouji, vicepresidente senior delle tecnologie hardware, avrebbe comunicato a Tim Cook la sua intenzione di esplorare nuove opportunità professionali, alimentando le voci che già circolavano da ottobre riguardo a una sua possibile uscita. La sua partenza rappresenterebbe una perdita significativa per Apple, considerando il ruolo cruciale che ha avuto nella transizione verso i chip proprietari, una mossa che ha ridefinito le prestazioni e l'efficienza dei Mac e dei dispositivi mobili Apple.
Il possibile addio di Srouji si inserisce in un contesto di grande fermento ai piani alti di Apple. Negli ultimi mesi, l'azienda ha registrato diverse partenze di figure di spicco, tra cui il COO Jeff Williams, considerato a lungo il potenziale successore di Tim Cook, che ha annunciato il suo pensionamento a luglio, innescando un riassetto delle funzioni operative. A dicembre, si sono aggiunte le dimissioni del responsabile dell'intelligenza artificiale, John Giannandrea, e gli annunci di ritiro di Lisa Jackson, responsabile delle politiche aziendali, e di Kate Adams, general counsel. A sorpresa, anche Alan Dye, a capo del design dell'interfaccia utente, ha lasciato Apple per unirsi a Meta.
Questi cambiamenti arrivano in un momento cruciale per Apple, impegnata a definire una strategia solida nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, un settore in rapida espansione in cui molti analisti ritengono che l'azienda stia procedendo con eccessiva cautela. La pressione sulla leadership è aumentata, alimentando speculazioni sul futuro di Tim Cook, sebbene smentite da Mark Gurman. Tuttavia, il susseguirsi di partenze illustri crea un clima di incertezza e interrogativi sulla direzione futura di Apple.
La transizione verso i chip Apple Silicon, guidata da Srouji, ha rappresentato una svolta strategica per l'azienda, consentendo di ottimizzare l'integrazione tra hardware e software e di ottenere prestazioni superiori rispetto ai processori Intel precedentemente utilizzati nei Mac. I chip della serie M, come l'M1, l'M2 e i più recenti M3, hanno rivoluzionato il mercato dei laptop e dei desktop, offrendo una combinazione imbattibile di potenza, efficienza energetica e funzionalità avanzate. La capacità di Apple di progettare e produrre internamente i propri chip ha rappresentato un vantaggio competitivo significativo, consentendo di differenziarsi dalla concorrenza e di controllare l'intero processo di sviluppo dei prodotti.
L'eventuale addio di Srouji solleva interrogativi sulla capacità di Apple di mantenere il proprio vantaggio tecnologico nel settore dei chip. Sarà fondamentale per l'azienda trovare un successore all'altezza, in grado di guidare l'innovazione e di continuare a sviluppare chip all'avanguardia per i futuri prodotti Apple. La sfida sarà quella di preservare la cultura dell'eccellenza e di attrarre e trattenere i migliori talenti nel campo dell'ingegneria hardware. Il futuro di Apple, in un mercato sempre più competitivo e in rapida evoluzione, dipenderà in gran parte dalla sua capacità di continuare a innovare e a offrire prodotti unici e performanti.
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