Gli specialisti di Digital Foundry, Alex Battaglia e John Linneman, hanno pubblicato la loro analisi sui migliori e peggiori titoli per PC del 2025. Gli esperti hanno valutato sei giochi, dividendoli tra successi e delusioni.
Nella lista dei peggiori spicca The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Questa riedizione del classico RPG di Bethesda è stata criticata per problemi di stuttering e una scarsa ottimizzazione. Insieme a Oblivion, nella lista delle delusioni troviamo:
The Outer Worlds 2, penalizzato da problemi di compilazione degli shader, performance insoddisfacenti e un ray tracing mal implementato.
Monster Hunter Wilds, che ha deluso per la qualità della sua versione PC, caratterizzata da prestazioni inspiegabilmente basse, scelte discutibili riguardo al ray tracing e mancanza di miglioramenti significativi nel corso di oltre sei mesi.
Tra i giochi che hanno invece entusiasmato gli esperti di Digital Foundry nel 2025, Battaglia e Linneman hanno menzionato Assassin’s Creed Shadows, Kingdom Come: Deliverance 2 e Doom: The Dark Ages.
Assassin’s Creed Shadows ha impressionato per la sua performance bilanciata e un'ottima implementazione di funzionalità tecniche. Kingdom Come: Deliverance 2, a differenza di molti altri giochi open world, ha mostrato un frame rate stabile e senza cali.
L'eccezione alla regola è stata Doom: The Dark Ages, incoronato da Digital Foundry come miglior gioco PC del 2025. Il gioco si distingue per:
Funzionamento ottimale anche su sistemi con schede video RTX 2060, ovvero schede di fascia bassa per il ray tracing.
Prestazioni eccellenti rispetto ad altri titoli con ray tracing attivo.
Implementazione del path tracing per i sistemi più potenti e un funzionamento sorprendentemente buono su Steam Deck.
Precedentemente, gli stessi esperti di Digital Foundry avevano già eletto Doom: The Dark Ages come il gioco più bello del 2025. In quella classifica, Assassin’s Creed Shadows si era posizionato al secondo posto, mentre Death Stranding 2: On the Beach completava il podio.
Le valutazioni di Digital Foundry offrono una panoramica interessante sullo stato attuale dei giochi PC, evidenziando come l'ottimizzazione e l'implementazione delle nuove tecnologie, come il ray tracing, possano fare la differenza tra un successo e una delusione. L'analisi sottolinea anche l'importanza di un'attenta cura nella realizzazione delle versioni PC, spesso trascurate rispetto a quelle console.
Il successo di Doom: The Dark Ages dimostra come un'ottima ottimizzazione e un'implementazione efficace delle tecnologie grafiche possano portare a risultati eccellenti, anche su hardware meno recenti. Al contrario, i problemi riscontrati in titoli come The Outer Worlds 2 e Monster Hunter Wilds evidenziano come una cattiva ottimizzazione possa compromettere l'esperienza di gioco, anche su configurazioni hardware di fascia alta. Il caso di The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, infine, solleva interrogativi sull'effettiva necessità di riproporre classici del passato senza un adeguato lavoro di restauro e ottimizzazione.

