John Clark
,
una leggenda
del
Celtic
, si è spento all'età di 85 anni lasciando dietro di sé una carriera ricca di successi e una vita dedicata al calcio. Conosciuto soprattutto per la sua parte fondamentale nel successo del
Celtic
nella stagione 1966-67, Clark è ricordato come un membro imprescindibile del team che conquistò la
Coppa dei Campioni
, il precursore dell'attuale
Champions League
.
Il 25 maggio 1967 resta una data scritta a caratteri indelebili nella storia del
Celtic
e del calcio europeo. Nella città di Lisbona, il team scozzese sfidò e trionfò contro il favorito
Inter di Milano
con un combattuto 2-1. Clark giocò l'intera partita, esibendo una performance maiuscola che contribuì a portare il prestigioso trofeo a
Glasgow
. Questo eccezionale risultato fece del Celtic il primo club britannico a vincere la Coppa dei Campioni.
Partito nel mondo del calcio professionistico nel 1958, Clark indossò la maglia del
Celtic
per 318 partite, mostrando un impegno e una fedeltà che lo trasformarono ben presto in un idolo per i tifosi. Dopo tredici anni di successi a Glasgow, compreso quel memorabile trionfo in Europa, nel 1971 Clark decise di giocare per il
Greenock Morton
, squadra stabilizzatasi allora nella massima divisione scozzese. Dopo due stagioni in quest'ultimo club, scelse di ritirarsi dal calcio attivo.
Oltre ai successi nei club, John Clark ha rappresentato il suo paese vestendo la maglia della
nazionale scozzese
, portando il suo talento e la sua grinta sui più prestigiosi campi internazionali. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, John non ha abbandonato il mondo del calcio ma ha continuato a contribuire come allenatore. È stato assistente tecnico al
Celtic
e agli
Aberdeen
, oltre a guidare varie squadre locali come il
Cowdenbeath
, lo
Stranraer
e il
Clyde
, offrendo le sue competenze e la sua esperienza per far crescere nuovi talenti.
La sua scomparsa lascia un vuoto significativo nel cuore dei fan e in tutta la comunità calcistica scozzese, che vede in lui non solo un campione sul campo ma anche un grande uomo dedito alla crescita del calcio nel suo paese. Il suo contributo al gioco, il suo spirito di squadra e il suo amore per il calcio continueranno a ispirare le generazioni a venire.
