Il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione per sette giorni di un'attività di sala giochi e scommesse a Portici, originariamente disposta dalla Questura di Napoli. Questa decisione fa seguito a un ricorso respinto dal TAR, che aveva motivato la sua decisione con la natura preventiva della sospensione, volta a prevenire situazioni di pericolosità sociale senza chiamare in causa la responsabilità diretta dell'esercente.
Elementi concreti
Il Consiglio di Stato ha sottolineato che il provvedimento di sospensione è basato su elementi concreti, come la presenza di 21 soggetti con precedenti penali gravi nel locale durante i controlli nel 2019, oltre a episodi criminosi avvenuti negli anni precedenti. Ha inoltre chiarito che il provvedimento non è sanzionatorio ma preventivo, e che la presenza di persone socialmente pericolose è stata accertata tramite controlli di polizia.
La sentenza ha ribadito che non è necessario identificare sempre gli stessi individui nei vari controlli per giustificare la misura preventiva, bastando l'appartenenza alla categoria di "soggetti socialmente pericolosi". È stato confermato che la misura non presenta errori di valutazione, di istruttoria, né mancanze di motivazione, e che supera gli esami di proporzionalità e ragionevolezza. Il breve tempo intercorso tra i controlli e l'adozione del provvedimento giustifica ulteriormente la sua applicazione tempestiva.
Fonte: agimeg.it