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Gleison Bremer è finalmente tornato in campo dopo aver superato un infortunio che lo ha tenuto lontano dai terreni di gioco per oltre trecento giorni. L'incubo è iniziato lo scorso anno, quando, durante una sfida di Champions League contro il Lipsia, il difensore brasiliano ha dovuto fare i conti con la rottura del crociato anteriore. Questo evento ha rappresentato uno dei momenti più critici per la Juventus di Thiago Motta, nonostante la vittoria significativa in quella competizione.
Il rientro di Bremer a Herzogenaurach, in Germania, simbolizza una rinascita personale e professionale. "Da fuori si percepiva la mancanza di leader nella squadra, soprattutto dopo i tanti cambiamenti - ha dichiarato Bremer dal ritiro tedesco - La mia assenza ha contribuito a questo vuoto, ma ne siamo usciti più forti: le difficoltà ci hanno temprato".
Bremer ha ricordato i momenti durissimi iniziati subito dopo l'infortunio, in particolare quando i medici gli hanno comunicato che il recupero avrebbe richiesto nove mesi, un tempo superiore agli usuali sei o sette previsti in casi simili. "Non è stato facile accettare che il mio crociato fosse diverso. Ma oggi sono sereno, sono tornato per dimostrare chi sono davvero", ha aggiunto il difensore centrale.
Il brasiliano ha fatto il suo rientro in una partita contro la Reggiana, ritrovando così il feeling con il campo dopo mesi di sacrifici e riabilitazione. "Inizialmente ho sentito un po' di timore al primo contrasto, ma ho capito che la paura è normale all'inizio", ha confessato Bremer, sottolineando come ora si senta su una via positiva per ritrovare la condizione fisica ottimale.
Il campione non nasconde le ambizioni future della Juventus, ricavandone fiducia dalla crescita del gruppo. "Questa stagione sarà differente - ha affermato con convinzione - Il Napoli dopo lo scudetto è ancora tra i favoriti, ma noi non siamo da meno. L'Inter e il Milan di Allegri restano avversari temibili, ma sappiamo di avere le risorse per primeggiare. Yildiz e Gatti sono cresciuti e sono diventati punti di riferimento."
Con il nuovo allenatore Igor Tudor, che conosce bene l'ambiente bianconero, Bremer spera di trovare l'intesa perfetta. "Tudor mi trasmette serenità, il suo stile ricorda quello di Gasperini e Juric, quindi mi sento pronto per adattarmi", ha spiegato.
Riguardo al reparto offensivo, Bremer esprime ammirazione per compagni come Dusan Vlahovic, del quale spera nella permanenza. "È un ragazzo con molti obiettivi, e la sua presenza è vitale per noi", ha sottolineato. Allo stesso modo, ha elogiato il nuovo arrivato Jonathan David, riconoscendo le sue doti tecniche e il potenziale contributo alla squadra.
Oltre all'obiettivo della Serie A, nel cuore di Bremer c'è anche il sogno di ritornare in Seleçao. Un eventuale ritorno nel Brasile allenato da Carlo Ancelotti non è solo un desiderio, ma un traguardo raggiungibile attraverso le prestazioni con la Juventus. "Il Mondiale negli Stati Uniti deve essere un nostro obiettivo", ha concluso con determinazione il difensore.
