Claudio Filippi, uno dei preparatori dei portieri più stimati del calcio italiano e internazionale, ha deciso di chiudere un lungo capitolo della sua carriera con la Juventus per abbracciarne un nuovo con il Milan. Dopo quindici anni di impegno indiscusso con il club torinese, Filippi ha accettato l'invito di Massimiliano Allegri per unirsi al suo staff tecnico nel capoluogo lombardo. Un cambiamento che non giunge inaspettato ma che sicuramente segna un'importante transizione nella carriera del trainer romano, noto per la sua capacità di innovare il ruolo tecnico del portiere.
Filippi avrà il compito di riaffermarsi nel ruolo di preparatore dei portieri con il Milan, dopo che l'anno scorso era stato dirottato nel settore giovanile della Juventus come responsabile dei portieri. Un cambio di circostanza dovuto al nuovo assetto voluto da Thiago Motta, che aveva preferito affidarsi ai suoi collaboratori fidati per la gestione degli estremi difensori.
Con un'età prossima ai sessant'anni, che compirà a luglio, Filippi porta con sé non solo la saggezza maturata in anni di esperienza, ma anche un approccio metodologico che ha rivoluzionato l'allenamento dei portieri a livello globale. È riconosciuto per aver introdotto lo "scudo", uno strumento ormai fondamentale nell'arsenale di ogni preparatore per migliorare la reattività e la capacità di adattarsi alle circostanze imprevedibili che i portieri affrontano durante una partita.
L'arrivo di Filippi nel team del Milan è stato accompagnato dalla notizia dell'inclusione di Francesco Magnanelli, anch'egli già parte dall'organigramma bianconero nella stagione precedente alla guida dell'Under 20. Queste acquisizioni dimostrano la chiara intenzione di Allegri di rafforzare il suo staff con figure di provata competenza e capacità, elementi che potrebbero risultare decisivi nella costruzione di un team competitivo a livello nazionale e internazionale.
Filippi ha avuto l'opportunità di lavorare con allenatori leggendari come Delneri, sotto il quale è giunto a Torino, e ha mantenuto il suo ruolo durante i mandati di anche Conte, Allegri, Sarri, e Pirlo. Questo lungo e variegato percorso gli ha permesso di sviluppare un approccio articolato e flessibile, capace di adattarsi a diverse filosofie calcistiche e di fornire un contributo significativo in diversi contesti tattici ed emotivi degli ambienti di squadra.
L'inserimento di Filippi nel team del Milan rappresenta per il club rossonero un ritorno al futuro. Consentirà ad Allegri di avvalersi di una figura professionale che non solo conosce a menadito le dinamiche del calcio italiano, ma che è anche in grado di introdurre innovazioni e pratiche all'avanguardia richiamando un ciclo di collaborazione proficuo iniziato anni prima. Al di là delle sfide tecniche e agonistiche, la nuova avventura di Filippi al Milan è un viaggio nel cuore di una tradizione calcistica sempre vivo, in uno dei club più titolati della storia del calcio.