Il gran rifiuto di Acerbi: polemiche infuriano in Nazionale

Il gran rifiuto di Acerbi: polemiche infuriano in Nazionale

La scelta di Acerbi scuote l'Italia in vista dello spareggio con la Norvegia, Buffon interviene in difesa dei valori azzurri

Francesco Acerbi, difensore dell’Inter e della Nazionale italiana, ha recentemente creato un tumulto nel mondo del calcio italiano con il suo rifiuto di rispondere alla convocazione del CT Luciano Spalletti. Questa decisione clamorosa cade in un momento critico per l'Italia, proprio alla vigilia di un importante incontro di qualificazione ai Mondiali contro la Norvegia, prevista per venerdì a Oslo.

L’inaspettato 'gran rifiuto' di Acerbi ha sollevato non solo polveroni mediatici, ma anche il malcontento tra gli ormai ex compagni di nazionale. Con la squadra Azzurra già sotto pressione per affrontare la squadra di Erling Haaland, che domina imbattuta il girone, l'episodio ha rischiato di minare ulteriormente la coesione e la serenità all’interno del gruppo. In un periodo in cui l'Italia non sollecita problemi extra per concentrarsi su una partita decisiva, la decisione di Acerbi ha risuonato come un tuono nel ritiro di Coverciano.

Dalla parte del difensore, Gigi Buffon, ex capitano e attuale dirigente della delegazione azzurra, ha espresso una ferma opinione. Intervenendo pubblicamente, Buffon ha sottolineato come rifiutare una convocazione in Nazionale sia più di un semplice no a Spalletti, ma piuttosto un netto rifiuto a un concetto patrio più ampio: «Un calciatore – ha dichiarato Buffon – non dice no a Spalletti, dice no ad un qualcosa di più grande, che è l'Italia».

Il gesto di Acerbi è raro nella storia del calcio italiano; altrettanto sorprendente fu la decisione di Roberto Mancini nel 1994. Le regole federali sono chiare in merito: chi rifiuta la convocazione senza motivo valido rischia di incorrere in sanzioni. E soprattutto, con Acerbi che non affronta particolari problemi fisici, il suo 'no' è interpretato esclusivamente come una reazione a una presunta mancanza di rispetto da parte del CT Spalletti.

La situazione si complica ulteriormente alla luce degli inconvenienti in difesa. Gli infortuni di Calafiori e Buongiorno, insieme alle condizioni non ottimali di Gatti, mettono in difficoltà la strategia di Spalletti, che si trova costretto a integrare in rosa due esordienti assoluti: Ranieri e Coppola. Buffon, fortemente critico nei confronti di questa decisione, ha richiamato alle mente episodi della sua carriera per evidenziare come l'impegno verso la maglia azzurra dovrebbe trascendere le diatribe personali, privilegiando invece lo spirito di squadra: «Capita a tutti di vivere momenti difficili, ma c'è un lavoro superiore da compiere e il dovere di contribuire con la propria presenza».

Al di là delle diatribe attuali, l’intera questione solleva interrogativi su come il calcio moderno affronti le relazioni tra i giocatori e la Nazionale. Con l'importanza crescente di gestire le dinamiche all'interno di una squadra, casi come quello di Acerbi evidenziano la necessità di sviluppare un equilibrio tra i desideri personali dei giocatori e l'integrità e l'unità della Nazionale italiana.

Pubblicato Lunedì, 02 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 02 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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