Il giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastrandrea, ha inflitto una giornata di squalifica a Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, in seguito agli eventi accaduti durante la partita contro la Lazio, valida per la 13ma giornata di campionato e disputata il 2 Dicembre 2025. La decisione è stata motivata dal comportamento del tecnico, giudicato intimidatorio e provocatorio nei confronti dell'arbitro e di un membro della panchina avversaria.
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, Allegri ha contestato con fare intimidatorio una decisione arbitrale al 52° minuto del secondo tempo, mentre il direttore di gara si apprestava a effettuare una 'on field review'. In segno di dissenso, l'allenatore si è diretto prima verso il tunnel degli spogliatoi, per poi raggiungere l'arbitro nell'area di revisione. Inoltre, dopo la notifica del provvedimento di espulsione, Allegri ha assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un componente della panchina della Lazio.
Oltre alla squalifica, Allegri dovrà pagare un'ammenda di 10mila euro. Il giudice sportivo ha inoltre sanzionato Marco Ianni, vice di Maurizio Sarri alla Lazio, con una giornata di squalifica e un'ammenda di 5mila euro. Ianni è stato punito per aver assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti di Allegri in risposta alle sue provocazioni.
Il comunicato del giudice sportivo ha reso note anche altre squalifiche. Kosta Runjaic, tecnico dell'Udinese, è stato squalificato per un turno per aver contestato una decisione arbitrale entrando in campo durante la partita. Nicola Beati, collaboratore tecnico del Verona, ha ricevuto la stessa sanzione per aver platealmente contestato una decisione arbitrale.
La squalifica di Allegri rappresenta un duro colpo per il Milan, che dovrà affrontare la prossima partita senza la guida del suo allenatore. Resta da vedere chi guiderà la squadra dalla panchina in sua assenza. La sanzione inflitta ad Allegri riaccende il dibattito sull'atteggiamento degli allenatori e dei dirigenti sportivi nei confronti degli arbitri e sull'importanza di mantenere un comportamento rispettoso e corretto, anche in momenti di tensione agonistica. Episodi come questo sottolineano la necessità di promuovere una cultura sportiva basata sul rispetto delle regole e degli avversari, al fine di garantire un ambiente di gioco sano e leale.
La vicenda di Allegri si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso il comportamento degli allenatori e dei membri degli staff tecnici. Le sanzioni inflitte a Ianni, Runjaic e Beati dimostrano come la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sia determinata a punire qualsiasi forma di protesta eccessiva o comportamento antisportivo. L'obiettivo è quello di tutelare l'immagine del calcio italiano e di garantire che le partite si svolgano in un clima di correttezza e rispetto reciproco. L'attenzione verso il comportamento in campo e fuori dal campo è diventata una priorità per le istituzioni calcistiche, che cercano di promuovere valori positivi e di contrastare qualsiasi forma di violenza o intolleranza.
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