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Un nuovo scandalo colpisce il mondo del calcio italiano, con pesanti ripercussioni sui campionati nazionali e internazionali. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha infatti emesso una serie di provvedimenti disciplinari nei confronti di quattro calciatori e un magazziniere. Questi individui sono stati accusati di aver violato l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, partecipando a scommesse su competizioni ufficiali, un’attività vietata per chi è direttamente coinvolto nel mondo del calcio.
Tra i nomi di spicco coinvolti nello scandalo delle scommesse c'è quello di Pietro Martino, noto calciatore del Cosenza Calcio. Martino è stato individuato come uno dei maggiori colpevoli, avendo piazzato ben 1.290 scommesse attraverso quattro conti gioco differenti, nel periodo che va da gennaio 2021 a ottobre 2022. Le scommesse riguardavano partite di Serie A, Serie B, Lega Pro, Serie D, e gare internazionali organizzate da UEFA e FIFA. Durante questo periodo, Pietro Martino ha militato nelle file dell'Union Clodiense, del Foggia e del Cosenza. Le autorità sportive hanno deciso di comminargli una pesante sanzione, consistente in una squalifica di 20 mesi, dei quali 2 sono stati convertiti in una multa di 9.000 euro. Inoltre, una parte della squalifica è stata sostituita da prescrizioni alternative, previo impegno del giocatore a seguire un percorso di recupero e a partecipare a iniziative di sensibilizzazione pubblica.
Nello stesso scandalo è rimasto impigliato anche Marco Sau, ex attaccante del Cagliari Calcio, ora svincolato. Sau, noto per le sue performance sui campi di calcio, si è reso colpevole di aver effettuato oltre 5.000 scommesse tra il 2022 e il 2023. In conseguenza delle sue azioni, la FIGC ha disposto per lui una squalifica di 18 mesi, accompagnata da un'ammenda di 15.000 euro. Anche per Sau l'obbligo di frequentare un percorso terapeutico si è reso necessario per affrontare e trattare problemi di ludopatia.
Inaspettatamente, lo scandalo ha toccato anche chi opera dietro le quinte del calcio. Ernesto Addazio, magazziniere della squadra del Benevento, è stato trovato colpevole di aver partecipato a più di 2.300 scommesse non autorizzate da gennaio 2021 a novembre 2023. La Procura ha deciso di infliggergli 22 mesi di squalifica e un'ammenda di 25.000 euro.
All'interno di una situazione che rischia di mettere in crisi l'immagine del calcio nazionale, anche Daniele Altobelli, in forza alla A.S.D. Terracina 1925, non è sfuggito alle accuse. Ha effettuato 105 puntate nel periodo maggio 2022-maggio 2023, ricevendo una squalifica di 10 mesi e una multa di 10.000 euro.
Infine, Guido Davì, calciatore dell'A.C. Nardò S.r.l., è stato penalizzato per aver effettuato 72 scommesse tra agosto 2022 e novembre 2023. Per lui la FIGC ha stabilito 10 mesi di squalifica e una sanzione pecuniaria di 6.000 euro.
La severità delle pene inflitte dalla FIGC sottolinea la volontà delle autorità di tutelare l'integrità del calcio e di richiamare l'attenzione sugli effetti devastanti delle attività illecite sulle carriere di chi è coinvolto. Mentre il caso continua a evolversi, i riflettori restano puntati sui futuri sviluppi e sull'inevitabile impatto che tali scandali avranno sul futuro del calcio in Italia.
