Introduzione
La crescente domanda di soluzioni energetiche sostenibili ha spinto GES (Green Energy Storage), un'azienda emergente con sede a Trento, a sviluppare una tecnologia innovativa nel campo dello stoccaggio dell'energia. Entro la fine dell'anno, l'azienda svelerà il proprio modello sperimentale di accumulatore al manganese, una svolta radicale rispetto alle tradizionali batterie al litio. Questa innovazione non solo migliora l'accessibilità e la sostenibilità, ma promette anche di ottimizzare la gestione dell'energia attraverso l'integrazione con l'intelligenza artificiale e algoritmi di apprendimento automatico.
La Tecnologia e il Brevetto
GES ha già ottenuto il brevetto per un sistema di stoccaggio che combina idrogeno e un fluido elettrolitico a base di manganese. Questa batteria è progettata per autogenerare l'idrogeno necessario per un ciclo di carica e scarica autonomo, una caratteristica che potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dalle risorse critiche limitate comunemente impiegate nel settore. Il manganese, essendo il dodicesimo elemento più abbondante nella crosta terrestre, offre un'alternativa ecologica e abbondante agli elementi più rari e costosi.
Finanziamenti e Supporto
Nell'ambito del supporto europeo per progetti di interesse comune, GES ha ricevuto un finanziamento IPCEI di 53 milioni di euro nel 2022, portando il valore dell'impresa a 40 milioni prima di ulteriori capitali aggiuntivi di 6 milioni di euro. Questo finanziamento è stato poi aumentato a 61,5 milioni nel 2024, sottolineando il crescente interesse e la fiducia nel progetto di GES. La disponibilità di questi fondi è cruciale per accelerare il passaggio dalla ricerca all'ingegneria, consentendo l'espansione su scala industriale.
Il Progetto e gli Obiettivi Futuri
L'amministratore delegato di GES, Matteo Mazzotta, ha delineato i piani per lo scale-up della tecnologia. Nonostante le incerte condizioni geopolitiche e le sfide nelle catene di approvvigionamento globali, il progetto di GES mira a dimostrare che il loro innovativo sistema di stoccaggio è non solo fattibile, ma anche un'alternativa valida e sostenibile alle tecnologie esistenti. GES prevede di presentare un dimostratore da 1 kW entro la fine del 2025, un passo cruciale per accrescere la credibilità e l'adozione della loro tecnologia nel mercato globale.
Significato e Impatto nel Settore Energetico
Il 2025 sarà un anno decisivo per lo stoccaggio di energia rinnovabile, in previsione con l'avvio del Macse, il mercato a termine dello stoccaggio, promosso da Terna. Questo strumento è fondamentale per consolidare l'infrastruttura di accumulo e favorire la crescita delle fonti energetiche rinnovabili. GES, pur non partecipando inizialmente alle aste a causa di certificazioni in corso, considera questo mercato di grande interesse strategico per il futuro della loro tecnologia.
La Struttura Aziendale
GES, con 870 membri azionari, vanta il supporto di investitori di lunga data e partner strategici come il gruppo chimico trentino Manica e Skyres, espressione della famiglia Pinto. A questi si è unita Repower Italia, parte del gruppo energetico svizzero Repower, che ha partecipato anche alle più recenti operazioni di finanziamento. Queste partnership sono essenziali per rafforzare la posizione di GES nel mercato e assicurare una crescita sostenibile.
Conclusione
Il modello sperimentale di accumulatore al manganese di GES rappresenta non solo un passo avanti tecnologico, ma anche un'opportunità per ridefinire il panorama delle energie rinnovabili. Con la sua capacità di combinare un'architettura scalabile e l'uso di risorse abbondanti, GES potrebbe non solo ridurre i costi, ma anche migliorare l'affidabilità e la sostenibilità delle soluzioni di accumulo energetico. Il successo del loro progetto potrebbe inaugurare una nuova era per le energie rinnovabili e lo stoccaggio, segnando un punto di svolta significativo nella lotta al cambiamento climatico e nella transizione verso un'energia più pulita e accessibile.
Fonte: HdBlog