L'evoluzione dell'Intelligenza di Apple promette un futuro in cui l'assistente vocale Siri diverrà un supporto fondamentale nel gestire le nostre quotidianità, accedendo e integrando i dati all'interno di tutte le nostre app. L'idea è quella di unire le capacità di ascolto e analisi di Siri con le funzionalità avanzate fornite da ChatGPT, aprendo la strada a nuove possibilità di interazione.
La rivoluzione è già iniziata nel novembre dello scorso anno, quando l'app per Mac di ChatGPT ha iniziato ad integrarsi con alcune app di Apple e di terze parti. Questo sviluppo, inizialmente pensato per agevolare i processi di coding, si è rapidamente espanso, includendo anche app come Notes e TextEdit, accessibili a tutti, anche agli utenti che utilizzano la versione gratuita di ChatGPT.
Sebbene al momento il numero di applicazioni compatibili sia limitato, c'è un modo per testare l'ampio potenziale delle funzionalità future: trasferire il contenuto delle applicazioni non supportate in quelle supportate. Questa tecnica, sebbene rudimentale, permette di intravedere il futuro e la reale potenza di queste integrazioni quando premieranno ulteriormente nel nostro ecosistema tecnologico.
Ad esempio, un progetto interessante consiste nel riassumere documenti complessi utilizzando ChatGPT. Sebbene Apple Intelligence affermi di fornire già questa capacità, l'efficacia si è rivelata insoddisfacente rispetto a ChatGPT, che riesce a fornire resoconti dettagliati e a rispondere a domande in maniera conversazionale. Durante un esperimento, ho copiato un lungo documento da Pages in TextEdit, un processo che potrebbe sembrare macchinoso ma nei fatti si rivela rapidissimo, necessitando solo di pochi comandi rapidi sulla tastiera.
Un'altra prova ha coinvolto un foglio di calcolo di Excel. Sebbene incollare le celle in Notes le formattasse correttamente in una tabella, ChatGPT per Mac non era ancora in grado di elaborarne il contenuto direttamente. Tuttavia, una volta trasferita la tabella nell'applicazione, ChatGPT si è dimostrato capace di comprenderne il significato.
Questi test danno conferma di un processo che, sebbene ancora primitivo, appare perfettamente naturale quando si è acquisita una certa dimestichezza. Le istruzioni come "Parlami di questo" vengono interpretate prontamente da ChatGPT, che produce resoconti precisi e dettagliati. La possibilità di seguire con domande aggiuntive rende l'interazione straordinariamente simile a un dialogo reale, con ChatGPT che ricerca online qualsiasi informazione mancante necessaria per rispondere alle mie domande.
Personalmente, faccio ampio uso dell'app Notes per archiviare non solo appunti personali ma anche come banca dati per informazioni di riferimento accumulate negli anni. A volte mi capita di incollare in una nota un articolo particolarmente utile o di prendere appunti per futuri progetti. ChatGPT si è rivelato straordinario anche nel decifrare tutorial complessi o nel fornire stime realistiche sui tempi di realizzazione di un progetto articolato, come l'integrazione di Home Assistant in un ambiente già controllato da HomeKit.
La capacità di ChatGPT di analizzare fogli di calcolo senza etichette chiare è stata una piacevole sorpresa, rivelandosi capace di comprendere che stavo valutando l'impatto finanziario di potenziali acquisti immobiliari. Capiva non solo il contesto ma era anche in grado di trarre conclusioni valide e rispondere a domande specifiche. Ciò che il futuro auspica è la possibilità di indicare semplicemente un foglio di calcolo aperto, snellendo ulteriormente il processo.
Questi sviluppi indicano un futuro elettrizzante in cui non è difficile immaginare un'integrazione nativa di Apple Intelligence all'interno di tutte le nostre app. Un domani dovremo solo selezionare l'app con cui desideriamo interagire, oppure ancor meglio, non dovremo occuparci affatto di specificarne una, con l'Intelligenza di Apple capace di accedere e analizzare i dati da tutte le app installate, comprendendo automaticamente dove trovare le informazioni necessarie.
Da quando nel 2016 chiesi la possibilità di gestire incontri e appuntamenti attraverso una semplice richiesta verbale a Siri, passando per la verifica incrociata dei calendari e delle preferenze logistiche proprie e dei miei contatti, mi si raccontava di un'efficienza che sembrava lontana a venire. Eppure, visti i nuovi sviluppi presentati al Google I/O, il traguardo potrebbe essere più vicino che mai.
Mentre aspetto con ansia che queste capacità si integrino nativamente nelle iPhone e negli altri dispositivi Apple, il progresso tecnologico odierno ci mostra che il futuro, per chiunque sa essere paziente, riserva davvero delle sorprese inaspettate.