La Romania è in procinto di attuare un'importante riforma fiscale nel settore del gioco d'azzardo, un'iniziativa in linea con le richieste dell'Unione Europea volta a rafforzare le finanze pubbliche. Il nuovo esecutivo, sotto la guida risoluta di Ilie Bolojan, si propone non solo di incrementare le risorse statali, ma anche di rendere il settore più trasparente e sicuro per i consumatori. Tale revisione fiscale, denotata dal passaggio da un'aliquota fissa a un sistema scalare, rappresenta una componente chiave delle priorità economiche del governo.
Le modifiche al sistema di tassazione delle vincite segnano un deciso abbandono del precedente modello lineare con un'aliquota pari al 3%. A partire da ora, le vincite fino a 10.000 lei vedranno un'imposizione del 10%, quelle comprese tra 10.001 e 66.750 lei saranno soggette a una tassa fissa insieme ad un'imposizione del 20% sulla parte eccedente. Superata questa soglia, si applicherà una tassazione fissa arricchita da un'ulteriore aliquota del 40% sulla cifra eccedente. Le stime del governo indicano che, attraverso questa riforma, le entrate annuali potrebbero superare un miliardo di euro, un obiettivo ambizioso che mira a espandere sostanzialmente la base imponibile.
Non soltanto i giocatori, ma anche gli operatori del settore del gioco d'azzardo dovranno affrontare nuovi oneri fiscali. Le imposte per i giochi online sono destinate a salire dal 21% al 27%, mentre le scommesse in agenzia subiranno un aumento dal 21% al 23%. Analogamente, la tassa sulle slot machines sarà incrementata da 5.300 a 5.800 euro per unità. Si assiste, inoltre, a un raddoppio della tassa addizionale su queste macchine, che passerà da 500 a 1.000 euro. Per quanto riguarda le lotterie, il prelievo sarà fissato al 6,5% dei proventi, assicurando così un ulteriore contributo alle casse statali.
Il disegno di legge che porta con sé queste significative novità è attualmente in fase di consultazione pubblica, con una votazione definitiva attesa per l'estate. Tuttavia, all'interno del contesto politico rumeno, emergono diverse voci: il partito Union Salvatx Romania (USR) reclama un rafforzamento dei meccanismi di controllo, proponendo l'istituzione di un limite massimo alla spesa mensile per i giocatori, fissato al 10% del reddito individuale. Al contempo, l'USR spinge per una riforma dell'ente regolatore ONJN, criticato per la sua gestione dei controlli fiscali in anni recenti.
Questa iniziativa legislativa sottolinea la missione del governo Bolojan nell'implementare cambiamenti strutturali duraturi per migliorare la gestione del settore, tutelare i giocatori vulnerabili e ridurre il fenomeno dell'illegalità. L'approccio combinato di tassazione e regolamentazione mira inoltre a proseguire un percorso di sostenibilità economica, cruciali in un momento storico segnato da esigenze di bilancio stringente e una crescente attenzione alla responsabilità sociale delle imprese.