Revisione leggi sul gioco d'azzardo: la battaglia di Dawn Butler

Revisione leggi sul gioco d'azzardo: la battaglia di Dawn Butler

La deputata laburista combatte per restituire ai comuni il potere di frenare la proliferazione di sale scommesse nel Regno Unito

La deputata laburista Dawn Butler, rappresentante di Brent East, ha lanciato una campagna nazionale per promuovere una revisione radicale della legislazione sul gioco d'azzardo nel Regno Unito. Al centro della sua proposta c'è l'intenzione di restituire ai comuni e ai cittadini il potere di limitare l'apertura di nuove sale scommesse e casinò. Butler ha sottolineato come queste attività commerciali non solo stiano divorando le strade principali delle città, ma stiano anche alimentando povertà e dipendenze.

Un esempio evidente è il quartiere di Brent, il quale Butler rappresenta, dove si contano 81 attività autorizzate, con una concentrazione particolarmente alta intorno a Wembley, dove si trovano ben 11 centri di gioco in un raggio di appena 0,3 miglia. Questa situazione non è un'eccezione, ma è simile in diverse aree del Regno Unito, specialmente nei quartieri economicamente svantaggiati.

Come riportato da The Guardian, secondo Butler, la causa principale di questo fenomeno risiede nel Gambling Act del 2005 e nella clausola nota come aim to permit, che obbliga le autorità locali ad approvare le licenze per le sale da gioco, salvo rischiare ricorsi giudiziari onerosi che i bilanci comunali non possono sostenere.

La parlamentare chiede la soppressione della clausola aim to permit per dare maggiore considerazione alle obiezioni delle comunità locali e dei loro rappresentanti. Parallelamente, propone di aumentare la tassazione sul gioco d'azzardo, un cambiamento che potrebbe garantire al Tesoro fino a 3 miliardi di sterline l'anno. Questa manovra fiscale avrebbe l'obiettivo di ridistribuire la ricchezza, andando a supportare coloro che sono più colpiti dalla piaga della ludopatia.

A rinforzare il suo impegno, ci sono storie toccanti di cittadini che hanno vissuto il dramma della dipendenza da gioco d'azzardo. Butler cita testimonianze di persone che hanno visto le loro famiglie distrutte dalla ludopatia, e ha incontrato giocatori che, sebbene uscissero da una sala scommesse, hanno dichiarato che nel loro ideale di high street non ci sarebbe posto per il gioco. Uno di loro ha esclamato: "Il gambling mi ha rovinato la vita. È un'addizione come alcol e droghe".

Un rapporto di Public Health England ha evidenziato che il gioco problematico costa all'economia britannica tra 1,05 e 1,77 miliardi di sterline ogni anno. La professoressa Henrietta Bowden-Jones, consulente nazionale per i danni da gioco, sottolinea l'effetto deleterio delle sale con slot machine aperte 24 ore su 24, che sottraggono denaro ai più poveri per arricchire i più ricchi.

La portata del problema è tragica anche in termini umani, poiché ogni giorno nel Regno Unito più di una persona muore a causa di suicidi legati al gioco d'azzardo. Dawn Butler, consapevole della gravità della situazione, definisce questa una "crisi non solo economica e sociale, ma anche di salute pubblica".

In risposta, il Brent Council ha deciso di unirsi ad altri 40 comuni, sindaci e organizzazioni nel richiedere una riforma urgente. In Parlamento, Butler ha presentato una early day motion e ha sollecitato un dibattito alla Camera dei Comuni. L'obiettivo è mettere fine alla clausola aim to permit e introdurre una fiscalità più equa per il settore del gioco d'azzardo.

"Le comunità devono poter dire basta", afferma con fermezza Dawn Butler. "Non possiamo più tollerare high streets progettate per intrappolare le persone nell'azzardo. La vera scommessa è non fare nulla", conclude, esortando il Paese a intraprendere un cambiamento che non può più essere rimandato.

Pubblicato Martedì, 19 Agosto 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 19 Agosto 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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