Prima di procedere
L'Austria è alle prese con una piaga in continua espansione: il gioco d'azzardo illegale. Un'attività che, come evidenziato dal ministro delle Finanze Markus Marterbauer durante la sua recente audizione parlamentare, intreccia sempre più spesso i suoi tentacoli con la criminalità organizzata. I numeri snocciolati dal ministro sono eloquenti: tra il 2022 e il 2024, la Finanzpolizei ha condotto ben 789 blitz in sale giochi clandestine, sequestrando 1047 slot machine e comminando sanzioni per un totale di 7,36 milioni di euro.
Sei Bundesländer – tra cui Vorarlberg, Tirolo, Stiria e Carinzia – sembrano aver arginato il fenomeno, tanto da essere considerate zone quasi del tutto liberate dall'offerta di gioco illegale. Permangono, tuttavia, sacche di resistenza in altre regioni, dove le attività non autorizzate continuano a prosperare nonostante l'intensificazione dei controlli. La vera sfida, però, è rappresentata dall'evoluzione stessa del fenomeno.
Le sale clandestine non sono più semplici ritrovi improvvisati, ma vere e proprie fortezze, spesso blindate, sorvegliate e dotate di sistemi di sicurezza all'avanguardia. In molti casi, per farvi irruzione, è necessario l'intervento di reparti speciali. Le perquisizioni, inoltre, svelano scenari inquietanti: depositi di droga, armi da fuoco e, in alcuni casi, veri e propri bunker sotterranei. In questi ambienti protetti si organizzano tornei di poker illegali, pubblicizzati attraverso i social network e le app di messaggistica, raggiungendo un pubblico sempre più vasto.
Questa tendenza verso la clandestinità e la riservatezza rende sempre più difficile individuare e smantellare le organizzazioni criminali. Le autorità denunciano anche una crescente professionalizzazione del settore, con locali nascosti in scantinati, tavoli da gioco mobili, sistemi di videosorveglianza, accessi selezionati tramite codici e personale armato a protezione degli affari illeciti. Un vero e proprio business sommerso che sfugge al controllo dello Stato e alimenta circuiti criminali.
Di fronte a questa emergenza, il governo austriaco non si limita alla repressione, ma cerca di contrastare il fenomeno anche attraverso politiche sociali. Le aziende di gioco legali, come le Lotterie austriache (con una donazione di 1,8 milioni di euro), i Casinò (584mila euro) e PA Automaten AG (60mila euro), contribuiscono volontariamente a finanziare programmi di prevenzione e salute mentale, nonché progetti universitari volti a studiare e contrastare la dipendenza dal gioco.
L'impegno del governo e del settore legale è fondamentale, ma la lotta all'azzardo illegale richiede un approccio multifattoriale, che coinvolga anche la sensibilizzazione dei cittadini, la prevenzione della dipendenza e il contrasto alle attività criminali che sfruttano questa piaga sociale. Solo così sarà possibile arginare un fenomeno che minaccia la sicurezza e la legalità nel paese.
