Turchia verso il bando totale della pubblicità su scommesse e gioco d'azzardo

Il governo turco vara una stretta per contrastare il mercato illegale, proteggere i minori e colpire le reti finanziarie che alimentano il fenomeno

Turchia verso il bando totale della pubblicità su scommesse e gioco d'azzardo

La Turchia si muove verso un divieto quasi totale della pubblicità relativa a scommesse e giochi d'azzardo, segnando un punto di svolta nella regolamentazione del settore. Il governo turco sta finalizzando un disegno di legge che mira a estendere le restrizioni già in vigore per alcol e tabacco anche alle promozioni del betting. L'obiettivo primario di questa iniziativa è contrastare il dilagante fenomeno del gioco illegale, proteggere i minori dai potenziali rischi e smantellare le reti finanziarie e promozionali che alimentano questo mercato sommerso.

Secondo quanto riportato dai media statali turchi, il provvedimento, la cui presentazione in Parlamento è imminente, non si limiterà a inasprire le regole sui contenuti pubblicitari. Al contrario, prevede un divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità legata a scommesse e giochi d'azzardo, indipendentemente dal canale di diffusione: televisione, radio, affissioni e piattaforme digitali. Il testo del disegno di legge è il risultato di un lavoro congiunto tra diversi ministeri chiave: il Ministero della Giustizia, il Ministero dell'Interno e il Ministero della Famiglia e dei Servizi sociali.

Questa mossa si inserisce in una più ampia strategia del governo turco per contrastare il gioco illegale online, un problema persistente nel paese nonostante il divieto delle case da gioco private, in vigore dal 1998, e quello del gioco online non statale, introdotto nel 2006. Attualmente, le uniche forme di gioco legali in Turchia sono quelle gestite direttamente dallo Stato, come la lotteria nazionale e le scommesse sportive IDDAA. Tuttavia, numerose piattaforme non autorizzate hanno trovato terreno fertile sul web, sfruttando l'influenza di personalità dei social media, le sponsorizzazioni calcistiche e i social network per raggiungere un pubblico sempre più ampio, in particolare tra i giovani.

I dati forniti dal Ministero del Tesoro e delle Finanze evidenziano la gravità del problema: solo nel corso del 2024, sono stati bloccati oltre 230.000 siti web illegali, un numero in aumento rispetto all'anno precedente. Il ministro Mehmet Şimşek ha ribadito con forza l'impegno del governo a contrastare le attività economiche non registrate e i reati finanziari, che causano ingenti perdite fiscali e danni ai cittadini.

Parallelamente, le autorità turche hanno intensificato i controlli anche nel settore del calcio professionistico. Un'inchiesta di vasta portata ha portato alla sospensione di centinaia di arbitri e all'apertura di procedimenti che coinvolgono dirigenti, ufficiali di gara e calciatori, in un contesto segnato da accuse di scommesse interne e manipolazione di risultati. La procura di Istanbul ha lanciato un chiaro avvertimento: "Chiunque sia coinvolto in pratiche fraudolente sarà perseguito", annunciando l'estensione delle indagini anche ai vertici dei club calcistici.

Un altro fronte di intervento riguarda il mondo dello spettacolo e dei social media. Negli ultimi due anni, diversi influencer, attori e cantanti sono stati oggetto di indagini per aver promosso piattaforme di gioco non autorizzate attraverso dirette streaming, eventi sponsorizzati e contenuti a pagamento. Secondo i magistrati, queste attività avrebbero causato danni significativi all'economia e all'ordine sociale del paese.

Le bozze del disegno di legge in circolazione indicano che il futuro divieto includerà anche sponsorizzazioni, contenuti brandizzati e link affiliati. L'Autorità per la pubblicità sarà dotata di poteri rafforzati per sanzionare rapidamente i media e le piattaforme che violano le nuove disposizioni, fino alla sospensione delle attività in caso di recidiva.

Il governo turco presenta questa iniziativa come una misura di sanità pubblica, motivata dall'aumento del gioco d'azzardo tra adolescenti e giovani adulti, un fenomeno amplificato dalla diffusione di app mobili, pagamenti digitali e sistemi di verifica dell'età ritenuti insufficienti. Tuttavia, restano ancora da definire molti aspetti applicativi, dalle sanzioni specifiche ai tempi di entrata in vigore del divieto. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere appieno la portata di questa riforma e quanto la Turchia sia disposta a spingersi avanti nella regolamentazione di uno dei mercati del gioco d'azzardo più strettamente controllati d'Europa.

Pubblicato Giovedì, 18 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 18 Dicembre 2025

Marco P.

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