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Il mondo della pallacanestro italiana è in lutto per la scomparsa di Liliana Mabel Bocchi, universalmente conosciuta come Mabel, una vera e propria leggenda dello sport nazionale. Nata a Parma nel 1953, Mabel Bocchi è stata una figura dominante nel panorama cestistico, un talento purissimo capace di lasciare un'impronta indelebile sia in Italia che all'estero.
La carriera di Mabel Bocchi iniziò nel 1968 con la Partenio Avellino, squadra che guidò immediatamente alla promozione in Serie A. Tuttavia, fu l'anno successivo, con il suo trasferimento al Geas Sesto San Giovanni, che la sua leggenda prese veramente forma. Con la maglia del Geas, Bocchi giocò ininterrottamente fino al 1978, un periodo durante il quale scrisse alcune delle pagine più gloriose della storia del club e del basket italiano. In quegli anni, conquistò ben 8 scudetti (1970, 1971, 1972, 1974, 1975, 1976, 1977 e 1978) e, soprattutto, la Coppa dei Campioni nel 1978, una vittoria storica che rappresentò il primo trionfo continentale per il basket femminile italiano.
Dopo l'esperienza al Geas, Bocchi continuò a giocare ad alti livelli, vestendo le maglie dell'Accorsi Torino (1979-1981) e della GBC Milano (1982). Al termine della sua carriera in Serie A, vantava numeri impressionanti: 241 presenze e 3.319 punti realizzati, cifre che testimoniano la sua longevità e il suo impatto sul gioco.
Ma il contributo di Mabel Bocchi al basket italiano non si limitò ai successi con i club. In maglia azzurra, collezionò 113 presenze e realizzò 984 punti. Tra i suoi successi più importanti con la Nazionale spicca la medaglia di bronzo conquistata agli Europei di Cagliari nel 1974. Tuttavia, l'apice della sua carriera individuale fu raggiunto ai Campionati del Mondo del 1975 in Colombia, dove fu la seconda miglior realizzatrice del torneo (con un picco di 33 punti contro il Brasile) e venne eletta dalla FIBA come miglior giocatrice al mondo, un riconoscimento che consacrò il suo talento a livello globale. Nel 2007, è stata inserita nella Italia Basket Hall of Fame, un ulteriore sigillo sulla sua straordinaria carriera.
Oltre ai suoi successi sul campo, Mabel Bocchi seppe reinventarsi e intraprendere nuove sfide. Già nel 1978, mentre era ancora in attività come giocatrice, iniziò una carriera parallela come giornalista sportiva in televisione, diventando un volto familiare e apprezzato dal grande pubblico. La sua popolarità e il suo carisma erano tali che ricevette persino un'offerta dalla rivista Playboy per posare nuda, una proposta che rifiutò con fermezza, dimostrando la sua integrità e il suo rispetto per i valori dello sport. Negli anni '80, si concesse anche una breve incursione nel mondo del cinema, apparendo nella celebre commedia "Lui è peggio di me" al fianco di Renato Pozzetto e Adriano Celentano, un'esperienza che testimonia la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi a contesti diversi. La sua passione per il racconto sportivo è proseguita anche dopo il ritiro dall'attività agonistica, diventando una stimata collaboratrice per La Gazzetta dello Sport, dove ha continuato a condividere la sua esperienza e la sua passione per il basket con i lettori.
La scomparsa di Mabel Bocchi lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutti gli appassionati di basket. Con la sua eleganza, il suo talento e la sua grinta, ha ispirato generazioni di giocatrici e ha contribuito a rendere il basket femminile italiano uno degli sport più amati e seguiti nel paese. La sua eredità, fatta di successi, impegno e passione, continuerà a vivere nei ricordi di chi l'ha conosciuta e ammirata.
