Le quotazioni degli operatori del gioco d'azzardo quotati a Londra hanno subito una forte pressione dopo un tumulto sui mercati avvenuto venerdì scorso. A scatenare il crollo è stata la diffusione di alcune indiscrezioni di stampa, secondo le quali il prossimo bilancio autunnale del Regno Unito potrebbe prevedere un aumento significativo delle imposte sul gioco, sia online che al dettaglio.
Le voci su un possibile rialzo fiscale vengono giudicate quasi certe da diversi media britannici, tanto da indurre gli investitori a una vendita massiva di titoli importanti nel settore. Aziende come Flutter Entertainment hanno subito un calo dell'8,1%, mentre Entain, Evoke e Rank Group hanno registrato rispettivamente ribassi del 5,8%, 7,2% e 4,8%. L'apertura dei mercati lunedì mattina non ha mostrato segnali di recupero, portando il settore a uno stato di stagnazione.
Durante i recenti sviluppi, il Cancelliere Rachel Reeves ha confermato che è in corso una revisione della tassazione del gioco, ma non ha fornito anticipazioni sulle decisioni che verranno prese. Da parte sua, il Betting and Gaming Council ha espresso forti critiche, etichettando come “economicamente sconsiderate” le proposte di sostanziali aumenti fiscali. Il Consiglio ha avvertito che tali misure potrebbero spingere i giocatori verso operatori non regolamentati, rischiando così di danneggiare ulteriormente il mercato.
Parallelamente a queste questioni, la British Horseracing Authority (BHA) ha reso noto il calendario per il 2026 insieme a un pacchetto di misure volte ad aumentare la qualità e la competitività delle corse ippiche. Il piano prevede un incremento di 4,4 milioni di sterline nei premi, parte di un finanziamento da 77,1 milioni fornito dalla Horserace Betting Levy Board. Questo investimento mirerà soprattutto alle corse per debuttanti e maiden, oltre che ai grandi eventi calendarizzati come l'Al Basti Dubai July Cup, il King George VI and Queen Elizabeth Stakes e il Juddmonte International Stakes. L'obiettivo è attrarre cavalli e proprietari di alto profilo a livello internazionale.
Tuttavia, la BHA non abbassa la guardia in vista dei piani governativi per un nuovo Remote Gaming and Betting Duty unificato, che potrebbe portare la tassazione sulle scommesse ippiche dal 15% al 21%. Attraverso la campagna #AxeTheRacingTax, l'ente chiede di bloccare una tale misura, giudicata dannosa per la sostenibilità del settore e la competitività globale dell'ippica britannica.
In sintesi, l'intero comparto del gioco d'azzardo nel Regno Unito si trova a fronteggiare un momento di incertezza, a causa di possibili revisioni fiscali che potrebbero impattare gravemente sul mercato. Le conseguenze di queste misure non colpiranno solo un settore già sotto pressione, ma potrebbero anche innescare cambiamenti significativi all'interno dell'industria delle scommesse e delle corse.